Pus dal capezzolo, poi la scoperta choc in ospedale: “Avevo un coltello conficcato nel petto da otto anni”
- Postato il 21 agosto 2025
- World News
- Di Il Fatto Quotidiano
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Si è recato in ospedale lamentando una secrezione purulenta fuoriuscente dal capezzolo destro e ha scoperto di avere un coltello conficcato nel petto da ben otto anni. È questa l’incredibile storia di un quarantaquattrenne in Tanzania.
L’accaduto
“Era sano, nessun dolore al petto, difficoltà respiratorie, tosse o febbre”, hanno annotato i medici quando lo hanno visitato. L’uomo, la cui identità rimane ignota, voleva risolvere un piccolo problema di salute che lo stava tormentando da qualche settimana. Come riporta People.com, il quarantaquattrenne lamentava uno scarico di pus maleodorante con indurimento circostante. Poi la macabra scoperta e l’operazione per rimuovere l’oggetto esterno.
I controlli dei medici hanno accertato la presenza di un coltello nel torace. L’uomo ha raccontato di avere avuto una “violenta colluttazione” otto anni prima. In quell’occasione, si era recato in un ospedale con diversi tagli al viso, alla schiena, al torace e all’addome. L’ospedale in Tanzania aveva affrontato le ferite con superficialità: nessuna radiografia, nessun esame approfondito, ma soltanto un primo soccorso per ricucire i tagli.
L’organismo dell’uomo ha però “incorporato” il coltello, creando una capsula fibrosa che per anni è riuscita a contenere l’infiammazione e a prevenire danni immediati. Almeno fino a otto anni dopo, quando è arrivato il rigetto. Per fortuna i medici hanno curato il problema, ma hanno denunciato le condizioni del servizio sanitario nazionale lamentando la “necessità di una maggiore consapevolezza e di protocolli migliorati per la gestione dei traumi, interventi chirurgici sicuri e anestesia sicura in contesti con risorse limitate”.
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