Punti patente, come verificarli online e cosa fare se sono finiti
- Postato il 16 agosto 2025
- Patente
- Di Virgilio.it
- 3 Visualizzazioni

Il modo più rapido e sicuro per verificare il saldo punti della patente è utilizzare il Portale dell’automobilista, accedendo con SPID o CIE. Nella sezione dedicata l’automobilista può consultare il punteggio attuale e lo storico delle decurtazioni e dei bonus ricevuti.
Chi preferisce procedere via mobile può scaricare l’app iPatente, disponibile per sistemi operativi Android, iOS che mostra il saldo punti, le scadenze e i verbali relativi alle variazioni del punteggio.
Chi invece non rinuncia alle opzioni tradizionali e dunque al contatto telefonico può chiamare il numero 06 45775962, attivo tutto il giorno, al costo di una chiamata urbana.
La conservazione di un punteggio alto richiede un comportamento su strada che sia consapevole ma anche e soprattutto costante nel tempo. Rispettare i limiti di velocità, evitare distrazioni come l’uso del cellulare, attenersi alle indicazioni della segnaletica orizzontale e verticale e assicurarsi di indossare le cinture sono azioni decisive. Allo stesso tempo informati sul proprio saldo punti e intervenire è la strategia per prevenire revisioni o revoche.
Il sistema a punti e cosa succede quando i punti si esauriscono
La patente a punti è in vigore in Italia dal 2003. Ogni titolare inizia con 20 punti; da quel momento, ogni infrazione al Codice della Strada comporta una decurtazione proporzionale alla gravità. L’automobilista che non commette infrazioni per due anni recupera automaticamente i punti: chi era sopra i 20 ottiene un bonus di due punti fino a un massimo di 30, mentre chi era sotto viene riportato a 20.
I neopatentati, nei primi tre anni, guadagnano un punto all’anno, con decurtazioni raddoppiate rispetto agli altri conducenti.
In ogni caso la decurtazione dei punti è considerata nulla se il verbale non è stato notificato entro i termini di legge oppure se il conducente ha vinto un ricorso al prefetto o al giudice di pace. L’azione di decurtazione non è quindi valida se non è stata comunicata attraverso il verbale dell’infrazione.
Se il saldo raggiunge zero, scatta in automatico la procedura di revisione della patente. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti invia una comunicazione al conducente che deve presentare entro 30 giorni istanza di esame teorico e pratico.
Durante questo periodo è ancora possibile guidare, ma se entro 30 giorni non si presenta la domanda o si è bocciati, la patente viene sospesa in modo definitivo. Il procedimento di revisione sostituisce la patente originale se il conducente supera l’esame, altrimenti si procede con la revoca definitiva.
Neopatentati, regole più severe nei primi tre anni
I neopatentati, come accennato, sono soggetti a regole più rigide: il meccanismo delle decurtazioni raddoppia le penalità in caso di infrazione e il sistema bonus prevede un punto all’anno, fino a un massimo di 3 punti nei primi 3 anni. In questo periodo è più facile avere il saldo basso, in virtù della decurtazione intensificata.
Nei tre anni successivi al rilascio, i neopatentati possono accumulare un massimo di 3 punti bonus (1 al primo anno, fino a un totale massimo di 5 punti se si aggiunge il bonus biennale). Non solo ma, infrangere regole come i limiti di velocità o l’utilizzo del cellulare può portare a decurtazioni che, raddoppiate, raggiungono punteggi elevati e rischiano la revisione immediata.
Come si attiva la decurtazione punti
La decurtazione dei punti ha effetto diretto dal verbale di accertamento dell’infrazione che deve indicare in modo chiaro il numero di punti sottratti. Non è necessaria una comunicazione preventiva ufficiale da parte dell’amministrazione al conducente poiché il verbale stesso è la prova della perdita, come ribadito dalla Corte di cassazione con la sentenza 18174 del 2016.
Secondo l’articolo 126‑bis del Codice della Strada, in presenza di infrazioni multiple accertate contemporaneamente, la penalità complessiva non può superare 15 punti, a meno che una singola violazione non imponga la sospensione o revoca automatica della patente. Questa soglia massima è valida anche se la somma delle decurtazioni supera 15.
Se non si commettono violazioni che comportano perdita di punti per due anni consecutivi, il sistema attribuisce un bonus di 2 punti biennali fino a un massimo di 30 punti per chi abbia superato i 20 iniziali. Chi era sotto i 20 punti viene riportato automaticamente a quella soglia.
Vale la pena fare presente che ci sono violazioni considerate gravi, come la guida in condizioni di ebbrezza, i sorpassi pericolosi, l’utilizzo non autorizzato delle corsie di emergenza, le inversioni su curve o autostrada o il rifiuto dei controlli sanitari che comportano la decurtazione massima di 10 punti. Queste trasgressioni al Codice della Strada portano quasi sempre alla sospensione immediata della patente.
Recupero punti, come riacquistare punteggio perso
Il guidatore che ha ancora almeno un punto può seguire un corso di recupero punti organizzato da autoscuole o centri autorizzati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il corso dura circa 12 ore e consente di recuperare fino a 6 punti, ma mai oltre i 20 punti totali. Per titolari di patenti C, D o CQC il recupero può arrivare fino a 9 punti. Questa soluzione evita l’obbligo della revisione se si è ancora in possesso di almeno un punto.
Il sistema premia anche senza interventi diretti: in assenza di infrazioni decurtanti per due anni, si ottiene il recupero automatico dei punti. Chi ha meno di 20 punti viene riportato a 20, mentre chi ha almeno 20 riceve un bonus biennale di 2 punti fino a un massimo di 30. Questo meccanismo è concepito come un incentivo alla guida responsabile.
Procedura di revisione, le regole
La revisione della patente va richiesta entro 30 giorni dal provvedimento ministeriale. Durante il mese successivo si può ancora guidare, ma se non ci si presenta oppure si fallisce l’esame, scatta la sospensione automatica a tempo indeterminato o la revoca della patente stessa. La domanda ha validità di un anno, durante il quale si può sostenere una sola volta l’esame previsto.
Attraverso il Portale dell’automobilista è comunque possibile scaricare un attestato ufficiale del saldo punti, utile come prova della propria situazione in caso di contenzioso. Il documento può essere utilizzato anche per contestare abusi o errori di punteggio.
Se sul Portale dell’automobilista risultano decurtazioni errate, il guidatore può possibile segnalare l’errore all’organo di polizia che ha emesso il verbale, unico soggetto in grado di rettificare il punteggio tramite procedura ufficiale.