“Puff Daddy si è svegliato con un coltello alla gola. Se sei accusato di qualcosa di sessuale, la prigione non è un bel posto dove stare”: le rivelazioni del Daily Mail

  • Postato il 24 ottobre 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Puff Daddy si è svegliato con un coltello alla gola. Non so se abbia respinto l’aggressore o se siano arrivate le guardie, so solo che è successo”. A rivelarlo al Daily Mail è il produttore Charlucci Finney, che ha raccontato lo sventato agguato notturno ai danni dell’amico Sean Combs. Il rapper statunitense, che sta scontando quattro anni di reclusione per trasporto di persone a fini di prostituzione, è detenuto al Metropolitan Detention Center di Brooklyn. Carcere dove ha subito la plateale intimidazione. “Se quell’uomo avesse voluto fare del male a Sean, ci sarebbe voluto solo un secondo per tagliargli la gola e ucciderlo. Probabilmente era un modo per dire: ‘La prossima volta non sarai così fortunato”. È tutta intimidazione, ma con Sean non funzionerà. Sean è di Harlem”, ha proseguito Finney.

L’avvocato difensore di Diddy, Brian Steel, ha menzionato per la prima volta l’incidente durante l’udienza di condanna, dicendo al giudice che era stata una guardia a fermare il detenuto armato di coltello (o comunque di un oggetto con una pronunciata lama, come il rasoio). Gli avvocati di Diddy stanno premendo affinché il loro assistito sconti il resto della sua condanna presso il carcere FCI Fort Dix di Hanover Township, nel New Jersey, per consentire che il producer possa frequentare un programma di riabilitazione dalla droga e godere di un migliore contatto con la sua famiglia. “Se sei stato accusato di qualcosa di sessuale, la prigione non è un bel posto dove stare. Gli altri detenuti la prendono sul personale e cercano di ottenere quella che chiamano giustizia carceraria”, ha continuato l’amico Finney. Fonti a conoscenza della situazione hanno confermato, a TMZ, l’aggressione a Puff Daddy.

Gli avvocati di Diddy, inoltre, sostengono che il loro cliente, rinchiuso in condizioni “disumane” – privato della luce solare, dell’esercizio fisico, dell’acqua potabile e costretto a dormire in alloggi stile dormitorio a meno di sessanta centimetri dagli altri detenuti, abbia scontato una “punizione detentiva” sufficiente. Reputando, dunque, corretto il trasferimento in un altro penitenziario. Lo spostamento di carcere sarebbe un sospiro di sollievo per Finney che, in queste settimane di processo, ha sempre indossato magliette e cappellini con la scritta “Free Puff”.

Finney, infine, ha ammesso che Diddy abbia commesso errori madornali. Tuttavia, attribuisce la colpa (esclusivamente) ad una totalizzante dipendenza dalla droga. La Casa Bianca avrebbe smentito le indiscrezioni che vedevano il presidente Donald Trump pronto e sicuro a commutare la pena del rapper. Un portavoce ha dichiarato al Daily Mail che non c’era “nulla di vero” nel rapporto di TMZ, “e che avremmo spiegato volentieri se ci avessero contattato prima di diffondere le loro fake news”.

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