Pubblicati i nomi delle ditte in gara, annullato il bando per gli impianti di risalita per Milano-Cortina 2026
- Postato il 15 marzo 2025
- Sport
- Di Il Fatto Quotidiano
- 2 Visualizzazioni

Basta un’indiscrezione giornalistica a far annullare una gara d’appalto sotto il cielo di Olimpia? Evidentemente sì. Un giornale bellunese ha pubblicato i nomi delle due ditte specializzate in impianti di risalita che hanno deciso di concorrere a una gara da 27 milioni di euro a Cortina e così la procedura europea è stata azzerata. La decisione è stata presa da Fabio Saldini, amministratore delegato di Infrastrutture Milano Cortina 2026 (Simico), la società governativa di cui è commissario straordinario, che si occupa delle opere olimpiche. Un atto che avrà come effetto un ulteriore rallentamento nell’iter di un impianto considerato necessario dagli organizzatori delle Olimpiadi, ma alquanto controverso, visto che deve essere costruito sui prati di Mortisa, ai piedi della Tofana di Mezzo e su un terreno interessato da un movimento franoso.
Servirà, ammesso che venga realizzato in tempo, a trasportare dal centro storico fino in quota a Socrepes 2.400 persone all’ora, in totale più di 4mila spettatori per le gare di sci alpino femminile previste sulla pista Olimpia. Se non dovesse essere pronto, il numero degli spettatori verrebbe ridotto drasticamente, anche per evitare l’ingorgo di autobus cui spetta il compito di trasporto dagli hub di Longarone e Dobbiaco, visto che il traffico di auto private sarà vietato.
Il 14 marzo alle 12 scadeva il termine perché “i candidati potenzialmente interessati, ed in possesso dei requisiti previsti e prefissati” manifestassero “mediante la presentazione della domanda di partecipazione la propria intenzione a partecipare alla procedura”. “Il Corriere delle Alpi”, che fa parte del gruppo Nem, ha pubblicato la notizia che a concorrere sono, con formale dichiarazione, la società italiana Leitner (di Vipiteno) e l’austriaca Doppelmayr. Si tratta di due imprese leader mondiali i cui nomi sono noti agli sciatori che utilizzano impianti di risalita in Italia. È bastata la diffusione della notizia per indurre Simico a un provvedimento clamoroso.
“A seguito della diffusione di notizie apparse oggi sulla stampa, indicanti i nomi delle ditte che avrebbero partecipato per la pre-qualificazione indetta per la realizzazione dell’impianto di risalita Apollonio-Socrepes, a Cortina d’Ampezzo, il Commissario di Governo e Amministratore Delegato di Simico, Arch. Fabio Saldini ha deciso di annullare la gara”. Così scrive un comunicato di Simico. Il motivo? “Il rispetto delle norme del Codice degli appalti, a garanzia della legalità degli atti e della correttezza e trasparenza che da sempre qualifica l’operato di Simico”.
Saldini aggiunge: “Si ravvisa che, a gara in corso, prima ancora della ricezione delle offerte (si trattava in questa fase di una mera qualificazione delle imprese concorrenti) tale fatto è grave e inaccettabile, poiché la pubblicizzazione di tali dati è illecita proprio ai sensi del Codice appalti”. Simico deve correre ai ripari. “La Società si riserva di valutare con la massima urgenza, già da oggi, una nuova procedura che possa rispettare i termini più stringenti per non compromettere la realizzazione dell’opera strategica in vista delle Olimpiadi e Paralimpiadi 2026”.
L’appalto fa parte di un partenariato pubblico-privato da 127 milioni di euro e prevede, oltre alla cabinovia, parcheggi e un centro polifunzionale, che cambiano l’accesso cortinese alle piste da sci e il collegamento tra i comprensori Faloria-Cristallo e Tofane. Il destino del primo stralcio necessario alle Olimpiadi è ora vincolato a due passaggi. Innanzitutto la replica del bando di gara europeo a procedura ristretta telematica sopra soglia comunitaria, per un valore di 27,4 milioni di euro, pubblicato il 26 febbraio e scaduto il 14 marzo. È composto di due fasi: la preselezione per verificare quali ditte siano interessate a partecipare alla successiva seconda fase e la presentazione dell’offerta tecnico-economica. Un secondo scoglio è costituito dalla conferenza dei servizi, prevista per il 24 marzo (dopo molti rinvii), che dovrà esaminare le osservazioni critiche degli enti di controllo coinvolti prima di dare il via libera.
Ormai le Olimpiadi sono una corsa contro il tempo su tutti i fronti. Il 15 marzo è scaduto il termine indicato per la consegna della nuova pista da bob “Eugenio Monti” in vista della pre omologazione prevista dal 24 al 30 marzo. Nel cantiere i lavori sono ancora in corso e non è stata ultimata la formazione del cemento in alcune curve, nel tratto finale e in una delle partenze. È cominciata la ghiacciatura dei tratti già ultimati. Il cronoprogramma non è stato quindi rispettato, anche se la verifica dello stato dell’arte è impossibile dall’esterno, visto che lunghi tratti di pista sono stati coperti, per evitare che la fase di ghiacciatura venga compromessa dagli agenti atmosferici.
L'articolo Pubblicati i nomi delle ditte in gara, annullato il bando per gli impianti di risalita per Milano-Cortina 2026 proviene da Il Fatto Quotidiano.