Psg: vittoria al 95' ma Chevalier fa rimpiangere Donnarumma e il Lione è furioso con l'arbitro
- Postato il 10 novembre 2025
- Di Virgilio.it
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Sei punti in una settimana, sei punti nei minuti di recupero: ecco cosa si intende per prestazione memorabile, dimostrazione di carattere, o la famosa “resilienza” richiesta da Luis Enrique il giorno prima di Lione- PSG . Dopo Nizza, il Psg ha rimontato ancora, a testa bassa ma con il cuore alto, grazie al colpo di testa di João Neves (90’+5′), riconquistando il primo posto ai danni del Marsiglia negli ultimi istanti ma l’Olympique è furioso con l’arbitraggio mentre fa discutere la prova di Chevalier, l’erede di Donnarumma tra i pali dei campioni d’Europa.
Quanti big out nel Psg
Il Psg non domina più come un tempo: troppi infortuni nei ruoli chiave e riserve poco affidabili: Lucas Hernandez e Kang-In Lee, per i quali si trattava della centesima partita con i colori parigini, ad esempio, mancano di quel qualcosa in più che potrebbe consentire loro di affermarsi stabilmente in una squadra del calibro di un campione d’Europa. In assenza dei big – Désiré Doué, Ousmane Dembélé, Achraf Hakimi e Nuno Mendes – il PSG ha faticato ancora una volta a produrre un gioco offensivo significativo, affidandosi alle intuizioni di Vitinha. Grazie a due suoi passaggi, il PSG passa in vantaggio, prima con Warren Zaïre-Emery, e poi con Khvicha Kvaratskhelia, a tu per tu con il portiere ma sono stati sempre raggiunti sul pari prima del gol decisivo allo scadere.
L’errore di Chevalier
Lione avanti dopo pochi minuti ma capace di riportarsi sul 2-2, complice un errore di Chevalier, che sta facendo rimpiangere Donnarumma. Illia Zabarnyi ha sbagliato il passaggio e Maitland-Niles ha segnato un pallonetto spettacolare su Lucas Chevalier, che si è trovato troppo lontano dalla linea di porta come da istruzioni di Luis Enrique, condividendo così la colpa con il suo allenatore. Per vincere il Psg ha avuto bisogno di un calcio d’angolo all’ultimo respiro, con un uomo in più dopo l’espulsione di Nicolas Tagliafico, e di un colpo di testa di João Neves (90’+5). Una beffa per il Lione che negli spogliatoi si è lamentato (a dir poco) dell’arbitro.
La rabbia del Lione
Il vice-tecnico dell’OL Jorge Maciel si è lanciato in una lunga invettiva contro l’arbitraggio. “Ci sono 59.000 persone allo stadio e ce ne sono quattro che non hanno nemmeno guardato i falli che abbiamo visto. Il secondo gol è stato uno scandalo”, ha affermato, riferendosi a un potenziale fallo di Vitinha . “Il fallo su Nico avrebbe dovuto essere un rigore e un cartellino rosso”, ha continuato, riferendosi a un episodio in cui Nicolás Tagliafico ha colpito il palo nonostante Lee Kang-in gli avesse tirato la maglia. “Sono la squadra migliore d’Europa. Non credo che abbiano bisogno di giocare in 16 uomini, VAR incluso, per venire a giocare contro una squadra che ha giocato giovedì”. Maciel era ancora furioso per l’espulsione del terzino argentino nei minuti di recupero. “Se le regole sono uguali per tutti, Nico non viene espulso. Se queste sono le regole del calcio, lo è. Non capisco perché Zabarnyi non abbia ricevuto un cartellino. Quanti falli hanno commesso senza ricevere un cartellino?”
Soprattutto, si è rammaricato della mancanza di comunicazione dell’arbitro Benoît Bastien . “È tutto fatto con arroganza, non abbiamo nemmeno la possibilità di discutere. È importante che ci sia una vera discussione perché giochiamo da una settimana all’altra e le regole non sono le stesse“. Furioso anche Matthieu Louis-Jean, il direttore sportivo: “L’arbitraggio del signor Bastien è stato catastrofico. Non l’ho visto dopo la partita, ma in ogni caso non dice nulla. Non dice mai nulla. Il vero problema è la coerenza nell’arbitraggio. A un certo punto, dobbiamo porre le domande giuste, sederci insieme e discuterne seriamente. Questo sta iniziando a diventare troppo per noi. Stiamo lottando con quello che abbiamo. È del tutto incomprensibile, visto l’arbitraggio di stasera.”
La rabbia latente a Lione ha contagiato tutti domenica sera. Dai giocatori allo staff e alla dirigenza , ogni membro dell’istituzione OL era furioso e la rabbia del club del Rodano ha persino varcato i confini francesi, arrivando fino all’Arabia Saudita. Alexandre Lacazette , ex attaccante stella dell’Olympique Lyonnais (2010-2017 poi 2022-2025), che gioca nel Golfo Persico, a Neom , da quest’estate , non ha apprezzato le decisioni di Benoît Bastien. Lo ha fatto sapere tramite un messaggio pubblicato domenica sera sul suo account X: “Bravo OL. Non è facile in 11 contro 12“, ha commentato il nazionale francese, accompagnando il suo post con due cuori rossi e blu, i colori del Lione.