Psg, Chevalier nella bufera: erede Donnarumma costretto a spiegare il like all'estrema destra
- Postato il 12 novembre 2025
- Di Virgilio.it
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Se avesse avuto bisogno di un’ulteriore prova che a Parigi niente sarebbe stato come altrove, che errori di gestione e di comunicazione avrebbero avuto un peso completamente diverso, Lucas Chevalier l’ha ricevuta in pieno domenica 9 novembre, poco dopo il suo pisolino, quando ha riacceso il telefono. Un torrente di odio, insulti e messaggi vendicativi: ecco, in breve, a cosa il portiere del PSG ha visto associare il suo nome non appena si è alzato dal letto, poche ore prima della partita contro il Lione al Groupama Stadium.
- Il like di Chevalier all'estrema destra
- Il post incriminato
- Lo sfogo di Chevalier
- La difesa del suo ex tecnico
Il like di Chevalier all’estrema destra
Colpa di un “mi piace” messo su un post di RN, l’estrema destra francese. Uno svarione, o meglio un “misclick”, secondo il giocatore che, nel cuore della notte, ha pubblicato un articolo di tre pagine per spiegare a ogni genere di “haters”, a chi ha cercato di “farlo passare per un fascista” , che lui “non condivide” i valori o le idee che una frangia del web gli ha attribuito sulla scia di questo like pro-RN, che lui giura essere stato involontario e semplice conseguenza di uno “scrolling” (scorrere le pagine di Internet) maldestro.
Il post incriminato
Il post incriminato era apparso su Instagram: Julien Aubert, membro del parlamento del partito di destra Les Républiques (LR), spiegava che, in un ipotetico ballottaggio contro il partito di sinistra La France Insoumise, avrebbe votato per il Rassemblement National, il partito di estrema destra guidato da Marine Le Pen. Le conseguenze della polemica si sono viste anche in campo, visto che l’erede di Donnarumma ha beccato un gol evitabilissimo.
Lo sfogo di Chevalier
Chevalier ha voluto chiarire pubblicamente la sua posizione. In una storia condivisa su Instagram, ha affermato che il “mi piace” era “un’azione inconscia” e che i suoi valori non sono in linea con le idee politiche a lui attribuite: ““Ciao a tutti. Ho letto cosa è stato detto di me ieri sera riguardo al mio “Mi piace” a un post di Instagram di orientamento politico che ovviamente non condivido. Non sono qui per vantarmi della mia istruzione e delle mie opinioni politiche, perché prima di tutto sono un calciatore. Ma la verità è che chiunque mi conosca sa benissimo che sono una persona cresciuta dai miei genitori e dalla mia famiglia con valori e rispetto e che non mi permetterei mai di pensare cose del genere
Non è piacevole svegliarsi dopo un riposino pre partita e trovare la mia foto ovunque, solo perché ho messo un like per sbaglio scrollando con il mio cellulare. Mi dà fastidio. Ma il danno è già fatto e le cose si sono rivoltate contro di me. Hanno cercato di dipingermi come un fascista e non hanno preso di mira solo me, ma tutta la mia famiglia. Non farei mai la vittima, ma è stato superato ogni limite. Di solito non intervengo, ma oggi era necessario farlo, perché nel mondo in cui viviamo si tende sempre a degenerare. Non avrei mai pensato che un giorno avrei dovuto fare una roba del genere sui social”.
La difesa del suo ex tecnico
In sua difesa è intervenuto Karim Boukrouh che conosce bene Lucas Chevalier. Dopo aver allenato il giovane portiere al Marck (2011-2012) nella regione del Pas-de-Calais, è stato lui a guidarlo verso il LOSC Lille, club in cui ha lavorato come coordinatore dei portieri fino al 2017. L’attuale preparatore dei portieri del Troyes (Ligue 2) assicura: “No, non ha affatto quella mentalità. Al giorno d’oggi, le persone vengono screditate per la minima cosa, senza conoscerle, senza cercare di capire cosa sia successo. Conosco bene Lucas, conosco anche suo padre Freddy, Lo conosco da quando era bambino. Quando ero al Tolosa ogni volta che veniva a Lille, ci vedevamo e passavamo ore a chiacchierare. È una persona adorabile, sinceramente gentile; non l’ho mai sentito fare il minimo commento razzista . Non è proprio nella sua natura; non c’è assolutamente nulla di cui preoccuparsi su quel fronte.
Ciò che trovo inquietante in tutta questa situazione è che alcune persone siano felici di approfittarsene, gettando benzina sul fuoco. È un po’ come una caccia alle streghe, e questo è inquietante. Spero che faccia tacere i suoi critici. Questa è la vita; sappiamo che ci sono persone a cui non piacerai, qualunque cosa accada. Sta a lui superare questo periodo al meglio delle sue possibilità per poter andare avanti. Deve rimanere concentrato su se stesso e sulla sua performance. Deve essere in pace per poter mostrare tutto il suo talento. Al Psg sta attraversando un periodo di adattamento, fa parte del processo. Ma non ho dubbi sul potenziale e sul futuro di Lucas. Donnarumma ha passato tre anni e mezzo a essere criticato da alcuni prima di essere finalmente adorato. Ma questo è successo solo tardi; è stato solo dopo la vittoria contro il Manchester City che la gente ha iniziato a elogiarlo. Purtroppo, bisogna avere pazienza. Ciò che mi dà fastidio è che molte persone parlano e giudicano Lucas senza conoscere la sua posizione”
Lucas Chevalier