Prova di Medicina annullata per tutti? "No, solo per i furbetti", dice il ministero

  • Postato il 21 novembre 2025
  • Di Il Foglio
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Prova di Medicina annullata per tutti? "No, solo per i furbetti", dice il ministero

"Esame annullato? Macchè, verrà annullato solo per chi ha infranto le procedure", dicono al Foglio fonti del ministero dell'Università e della Ricerca. Tutto, dicono, sembrava essersi svolto regolarmente. Gli atenei erano riusciti a garantire un'organizzazione efficiente per far sostenere a 55 mila studenti il primo appello d’esame del nuovo semestre filtro di Medicina. Al termine della prova, però, cominciano a circolare sui social le foto delle domande. Eppure suona strano, i controlli erano severissimi e il telefono vietato. Poi la nota del ministero, che non ha fatto altro che confondere e inasprire le polemiche affermando che avrebbe trasmesso a tutti gli atenei "le immagini in circolazione affinché possano essere individuati i responsabili e ripristinato il pieno rispetto delle procedure previste, incluso l’annullamento della prova", inducendo qualcuno a pensare che tutti gli studenti dovessero ripetere l'esame. Niente di tutto ciò, saranno solo "i furbetti" a dover pagar pegno per le irregolarità commesse e non tutti gli studenti. "Nessun flop, i giornali hanno esagerato", ridimensiona la fonte ministeriale.

 

Intato però le opposizioni insorgono e attaccano la ministra Anna Maria Bernini, chiedendo che venga a riferire in Parlamento: "Il governo e la ministra Bernini - contesta il M5S - avevano il dovere minimo di garantire una procedura sicura e imparziale: non ci sono riusciti. Il risultato è un sistema ancora più opaco, che di fatto non elimina il numero chiuso, non amplia l'accesso e non risolve alcun problema, anzi ne crea di nuovi". Linea ancor più dura utilizzata dai responsabili nazionali università, sanità e scuola del Pd: "Questa non è una riforma, è un inganno, che tradisce tutte le attese di studenti e famiglie, ingigantendo pesantemente addirittura costi, disagi e incertezza per tutti gli studenti".

 

Fanno riferimento al fatto che il test classico che si era svolto fino a ora non richiedeva, quantomeno, il trasferimento dello studente - con tutte le complicazioni del caso tra cambio città e affitti - e nel caso di esito negativo, i danni erano limitati. La nuova riforma, infatti, oltre a eliminare le domande che ogni anno si trovavano nei test e che facevano sempre notizia, come quelle sul luogo di nascita di Cesare Beccaria o su chi ha inventato la viennetta, prevede una formazione alla prova all'interno dell'università. La novità, ci dicono dal ministero, consiste proprio nella differenza delle prove: "non più un test selettivo, ma un vero e proprio esame universitario dopo un periodo di formazione, chi non capisce questo fa una polemica strumentale". Per superare il problema di un eventuale trasferimento temporaneo, per gli studenti bisognosi e meritevoli erano state previste quote di riserva per gli alloggi ed era possibile sostenere i corsi online. 

Il secondo appello si svolgerà il 10 dicembre, mentre i risultati di questo primo round saranno comunicati il 3 dicembre.

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Autore
Il Foglio

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