Protesi del pene: quello che c'è da sapere
- Postato il 14 gennaio 2025
- Di Focus.it
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La cronaca calcistica ha reso in queste ore molto popolare la domanda su cosa sia e come funzioni esattamente una protesi peniena o protesi del pene, dopo che Juan Bernabé, ormai ex falconiere della Lazio, ha reso pubblico, con dovizia di dettagli e documentazione fotografica, il fatto di essersi sottoposto a questo tipo di intervento. Cerchiamo di capire meglio di che dispositivo medico si sta parlando, e a che cosa serve.. Quando è indicata la protesi del pene?. La protesi peniena o protesi del pene è considerata l'ultima linea di trattamento in caso di disfunzione erettile, cioè l'incapacità di ottenere o mantenere un'erezione soddisfacente durante un rapporto sessuale. Questa condizione comune durante l'invecchiamento è di solito legata ad anomalie dei vasi sanguigni o dei nervi del pene, favorite da fattori come l'aterosclerosi (l'indurimento delle arterie), il diabete, l'obesità, complicanze degli interventi di chirurgia della prostata, ma anche disturbi ormonali, assunzioni di farmaci o condizioni come ansia o depressione. Se i trattamenti di prima linea, a base di medicinali come Viagra o Cialis, non sono efficaci, si può discutere con il proprio urologo la possibilità di ricorrere a una protesi peniena.. Come è fatta una protesi del pene?. La protesi del pene è un dispositivo medico che viene impiantato chirurgicamente nei corpi cavernosi, una regione interna del pene fatta di tessuto spognoso che viene irrorato di sangue durante un'erezione. L'operazione ha una durata media compresa tra i 30-40 minuti e le due ore, e avviene in anestesia generale o spinale. «Un modo di descriverla è immaginare di posizionare un tubo all'interno di una gomma sgonfia» ha spiegato Bahaa Malaeb, urologo della Michigan Medicine. . Esistono due macro-tipologie di protesi peniena, semirigida non gonfiabile e gonfiabile. La prima è costituita da due cilindri che, spiega la SIU (Società di Urologia Italiana), «vengono impiantati nei corpi cavernosi (la camera di erezione del pene) e che possono essere piegati durante l'attività sessuale. Con questo tipo di impianto, il pene resta sempre in posizione semi-rigida, una condizione difficile da celare». Questo tipo di impianto ha lo svantaggio di conferire al pene uno stato costante di rigidità parziale, che può causare disagio nel paziente, ma è più facile da usare e raramente non funziona (dato il numero minore di componenti).. Le protesi del pene gonfiabili sono invece dispositivi idraulici, cioè che vengono riempiti, e svuotati, con un liquido. Possono essere costituite da due o tre pezzi, e sono formate da cilindri cavi collegati attraverso tubicini a un serbatoio che contiene acqua sterile e a una pompa, posizionata all'interno dello scroto, la sacca grinzosa che racchiude i testicoli.. La protesi del pene gonfiabile è usata più spesso perché permette di ottenere erezioni più naturali. Le componenti sono totalmente inserite all'interno dei genitali, inclusa la pompa, che viene posizionata nello scroto attraverso un'incisone non più lunga di 4 cm. Nel caso della protesi del pene a tre pezzi, il serbatoio del liquido viene posizionato sotto alla parete addominale. In quella a due pezzi, la riserva di fluido è parte della pompa impiantata nello scroto. Dopo l'operazione il paziente viene dimesso, torna per un controllo della ferita dopo un paio di settimane e ancora dopo sei per imparare ad azionare la protesi. . Come si aziona una protesi del pene?. Quando desidera avere un'erezione, il paziente preme il tasto della pompa nello scroto e aziona il meccanismo. L'acqua passa dal serbatoio ai cilindri attraverso i tubicini, portando il pene a una condizione di rigidità. A rapporto concluso, il pene può tornare a riposo attivando nuovamente la pompa, per rimandare di nuovo l'acqua indietro verso il serbatoio.. La protesi del pene non modifica la sensibilità del pene né il piacere provato durante un rapporto sessuale (perché non coinvolge le vie nervose dell'organo), non ostacola l'eiaculazione né le capacità urinarie, e di norma non risulta visibile in fase di erezione - salvo in caso di protesi semirigide non gonfiabili.. Quanto dura una protesi del pene, e quali sono i rischi?. «La durata meccanica di questo tipo di impianti è in media di circa 10-12 anni. A volte durano di più, a volte di meno. È molto simile a un'auto» chiarisce Malaeb. Il loro utilizzo comporta un certo rischio di infezioni, specialmente durante l'intervento, oltre che di malfunzionamento del dispositivo, che potrebbe richiedere un'altra operazione per rimediare. In rari casi, possono esserci problemi di erosione interna o di adesione di parte dell'impianto alla pelle interna del pene. Ma in genere le protesi del pene sono ben tollerate e garantiscono un'efficacia pressoché totale contro la disfunzione erettile..