Pronto soccorso San Martino, la denuncia: “Ogni giorno 150 pazienti in stazionamento, sicurezza a rischio”
- Postato il 11 gennaio 2025
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- Di Genova24
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Genova. Ogni giorno 150 pazienti stazionano al pronto soccorso dell’ospedale San Martino in attesa di dimissioni o ricovero nei vari reparti. A denunciarlo è la Uil Liguria che parla di “gravissima carenza di personale” per il policlinico e mette in guardia su possibili problemi di sicurezza.
“L’elevato numero di accessi è insostenibile e porta quotidianamente alla presenza di circa 150 pazienti che stazionano al pronto soccorso anche per la carenza dei posti letto nei vari reparti -. spiega il sindacato in una nota -. Di fatto, una parte viene dimessa, ma la gran parte resta in attesa di posto letto per il ricovero in reparto. Spesso le persone attendono giorni e nel frattempo si accumulano nuovi ingressi. Inoltre, da linee guida, il tempo massimo raccomandato dalla presa in carico al triage, fino alla conclusione della prestazione di pronto soccorso, è di otto ore. Eppure le istituzioni e l’azienda non intervengono mentre il personale è costretto ad operare in costante emergenza con ripercussioni su servizio e utenza.
“Il presidente della Regione e l’assessore alla sanità devono comprendere che gli accessi elevatissimi di queste ultime settimane hanno messo a dura prova l’organizzazione del lavoro e hanno stremato il personale sanitario operante all’interno del maggiore nosocomio di Genova – dichiara Emanuele Ronzoni, commissario straordinario della Uil Liguria – Noi lo diciamo da molto tempo: non possiamo permettere che la sanità in Liguria, retta da professionisti di rara eccellenza, si riduca allo stremo delle forze. Occorre investire in risorse umane per garantire condizioni di lavoro dignitose e un servizio all’altezza delle esigenze della popolazione: investire sulla continuità delle cure è vitale per la nostra sanità. I numeri che ci illustrano i tanti lavoratori che operano all’interno del San Martino impattano fortemente sul loro benessere. Spesso, sviluppano patologie da stress e stanchezza e che sono esposti alle aggressioni e al turpiloquio di un’utenza esasperata”.
Problemi noti e già segnalati, secondo la Uil, che ritiene indispensabile anche un intervento risolutivo da parte della direzione aziendale: “Deve verificarsi con urgenza un intervento importante. A causa dell’affollamento in pronto soccorso potrebbe verificarsi un problema di sicurezza. La struttura, infatti, non è capace di contenere un numero così elevato di persone. In ballo ci sono la sicurezza e l’incolumità degli operatori e dell’utenza. Viene difficile immaginare, ad esempio, un’evacuazione alla luce di 150 persone che affollano il pronto soccorso – dichiara Giovanni Bizzarro, segretario aziendale Uil Fpl dell’ospedale policlinico San Martino – Occorre affrontare la situazione con l’integrazione immediata di personale attraverso nuove assunzioni provenienti dalle graduatorie del concorso pubblico, questo sia in pronto soccorso che in area medica, visto che di recente è stata soppressa un’unità infermieristica per carenza di organico. E poi occorre un piano strutturale che garantisca al pronto soccorso, che è un Dea di secondo livello, un bacino di risorse adeguato a rispondere alla domanda crescente di cure urgenti”.
Nei giorni a cavallo tra 2024 e 2025 il pronto soccorso del San Martino ha registrato punte di oltre 200 accessi al giorno con una situazione di evidente sovraffollamento che abbiamo documentato. Oltre agli influenza point per gestire sul territorio i casi meno gravi (rimangono aperti anche nei weekend di gennaio, dato che in questo periodo si verifica il picco influenzale), la Regione ha annunciato un piano per dotare ogni ospedale di un pacchetto di circa 50 posti letto nelle Rsa a disposizione per dimettere gli anziani in fase post acuta, liberare spazio nei reparti e di conseguenza nei locali adibiti alle emergenze. Ma i problemi evidenziati dalla Uil sono anche di ordine strutturale: “Attendiamo con urgenza di poter discutere sul campo di una sanità da risanare in ogni suo aspetto. Non smetterà mai di ripeterlo”.