Prolungamento via dei Filtri, nuove incognite sull’opera: dissesto ed espropri affossano il progetto

  • Postato il 21 ottobre 2025
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via trossarelli

Genova. Nuvole nere sul progetto per la realizzazione del “nuovo collegamento viario tra via Trossarelli e via Struppa” tramite il prolungamento di via dei Filtri, inserito nel Piano Triennale dei Lavori Pubblici 2025-2027. Sono emerse infatti nuove  significative criticità che potrebbero far lievitare enormemente i costi, già stimati oltre i 3 milioni di euro. A rivelarlo oggi in Sala rossa l’assessore ai Lavori Pubblici Massimo Ferrante, in risposta all’interrogazione presentata dalla consigliera Erika Venturini (Lista Silvia Salis sindaca).

L’Assessore ha riferito che, sebbene sia stato affidato il progetto di fattibilità tecnica ed economica (PFTE), le prime indagini geognostiche hanno fatto emergere una serie di ostacoli complessi. Il primo, come prevedibile, legato al rischio di dissesto idrogeologico: parte del possibile tracciato stradale ricade in aree ad alta suscettività al dissesto. Sarà necessaria la preventiva realizzazione di opere di bonifica e sistemazione del movimento franoso, tra cui cordoli in micropali e una rete di regimazione delle acque superficiali, con l’obiettivo di eliminare la causa principale dei dissesti rilevati sulle abitazioni esistenti.

Ma non solo: il tracciato interferisce con il Rio Ruinà (classificato come primario), che non è stato indagato idraulicamente. Ciò renderebbe necessario uno studio idraulico “complesso ed oneroso” per escludere l’area dalla fascia di pericolosità P3, sebbene questa necessità potrebbe ridursi a una semplice delimitazione della fascia di inedificabilità assoluta se la Regione Liguria pubblicasse la cartografia relativa ai corsi d’acqua a morfologia incassata.

via trossarelli
L'imbocco di via dei Filtri da via Trossarelli

I problemi però non finiscono qui: il progetto si trova in stretta vicinanza con l’Acquedotto Storico, richiedendo specifiche autorizzazioni dalla Soprintendenza. Inoltre, l’intero tracciato ricade in aree non di proprietà del Comune, rendendo necessari onerosi espropri.

Un quadro che di fatto mette in discussione la realizzazione stessa del progetto, che oggi quindi si trova praticamente a zero. L’assessore Ferrante, durante il suo intervento, ha anche riportato il parere degli uffici tecnici, secondo cui l’opera “non avrebbe dovuto essere inserita nel piano triennale dei lavori pubblici” a causa di queste criticità.

Un ulteriore elemento cruciale è emerso dal confronto con gli uffici comunali: a livello di norma di PUC (Piano Urbanistico Comunale), la realizzazione di questo collegamento viario rientrerebbe tra gli oneri a carico della parte privata, inclusa la manutenzione. Questo in quanto l’area ricade nella norma speciale (n. 42) che fa salve le previsioni della Convenzione urbanistica sottoscritta nel 1998 con l’Immobiliare Antelao (società che ha ceduto alla Trident, ora in liquidazione).

“Una brutta notizia – ha poi commentato la consigliera Erika Venturini, che arriva proprio dal Municipio IV Media Valbisagno – non ci aspettavamo un quadro così critico. Mi preme sottolineare però quanto siano necessari a questo punto degli interventi in via Trossarelli. La situazione è drammatica, la richiesta del collegamento arrivava dalla cittadinanza, dobbiamo a questo punto pensare degli interventi di adeguamento per risolvere criticità che vivono tutti i giorni i cittadini della zona”

Autore
Genova24

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