Progetto “Life Conceptu Maris”, due giorni di attività nel Santuario Pelagos con Corsica Sardinia Ferries

  • Postato il 6 ottobre 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Life Conceptu Maris

Vado Ligure. La motonave Mega Victoria ha ospitato una due giorni di attività del progetto europeo LIFE Conceptu Maris, dedicato alla conservazione di cetacei e tartarughe marine nel Santuario Pelagos, l’area marina protetta che si estende tra Liguria, Corsica e Francia.

Scienziati del progetto di ISPRA, Fondazione CIMA, EcoOcéan, Università Bicocca di Milano, Università di Valencia, Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, Triton Research, e rappresentati dell’Ufficio francese della biodiversità OFB, del Museo di Storia Naturale di Parigi ed enti come ACCOMBAMS, MedPan, insieme a rappresentanti di Arpal Liguria, Capitaneria di Porto e giornalisti, hanno preso parte a un viaggio a bordo del traghetto Mega Victoria di Corsica Sardinia Ferries, lungo la tratta Nizza–Vado Ligure–Bastia.

A bordo, nelle giornate del 25 e 26 settembre 2025, si sono svolte presentazioni degli ultimi risultati scientifici, oltre a sessioni di osservazione dal ponte di comando.

Il bilancio presentato dagli scienziati evidenzia l’intensità e l’ampiezza del lavoro svolto: dal 2022 al 2025 sono state raccolte 4.150 osservazioni dirette di cetacei e 2.198 di tartarughe marine nel Mediterraneo centrale e occidentale.

L’integrazione di questi dati con i monitoraggi condotti in passato, anche a bordo dei traghetti di Corsica Sardinia Ferries, ha permesso di identificare alcune aree chiave per la biodiversità marina.

Tra queste, un posto di primo piano spetta proprio al Santuario Pelagos, tra Liguria e Corsica, che da solo concentra quasi la metà delle osservazioni di cetacei nel Mediterraneo centrale e occidentale. Qui si incontrano tutte le specie principali: dalla balenottera comune al capodoglio, fino alle stenelle e ai tursiopi, i delfini più tipici della zona. Non mancano, però, incontri più rari come quelli con lo zifio, un cetaceo capace di immergersi a grandi profondità, che negli ultimi anni ha conosciuto un sensibile incremento, e con i grampi e i globicefali.

Life Conceptu Maris

“Numerosi dati vengono raccolti anche in Corsica e nel parco marino del Capo Corso e degli Agriati, dove sono state osservate specie rare, come una balenottera megattera e una tartaruga liuto” sottolinea Léa David di EcoOcéan Institut, partner francese del progetto.

“Uno degli obiettivi centrali di LIFE Conceptu Maris – spiega Antonella Arcangeli di ISPRA, responsabile scientifica del progetto – è individuare non solo le aree in cui cetacei e tartarughe sono attualmente presenti, ma anche quelle con condizioni ambientali potenzialmente idonee, dove i dati sono ancora scarsi. Le informazioni che stiamo integrando con i risultati 2025 saranno fondamentali per pianificare interventi di tutela efficaci”.

I traghetti di Corsica Sardinia Ferries diventano veri e propri laboratori galleggianti: luoghi in cui la ricerca scientifica si intreccia con la formazione del personale di bordo per prevenire le collisioni, e con il coinvolgimento dei cittadini nella conservazione, con le attività di citizen science. Qui, metodi classici di osservazione visiva si affiancano a tecniche innovative come l’analisi del DNA ambientale, in un approccio integrato.

Le attività di LIFE Conceptu Maris continueranno fino alla fine del 2025, con l’obiettivo di estendere la rete di monitoraggio ad altre aree del Mediterraneo, in particolare nei settori meridionali ed orientali, dove le informazioni sono ancora frammentarie ma fondamentali per la tutela futura di cetacei e tartarughe marine.

“È importante diffondere la conoscenza del mondo marino anche tra gli equipaggi delle navi, affinché possano contribuire attivamente alle osservazioni e aumentare il numero di persone in grado di supportare i ricercatori. In quest’ottica, sono stati formati 246 marittimi, con l’obiettivo di far comprendere quali azioni intraprendere per prevenire situazioni potenzialmente dannose per l’ambiente marino.”, aggiunge Paola Tepsich, ricercatrice di Fondazione CIMA.

“Grazie all’impegno e alla competenza dei nostri equipaggi, da oltre 19 anni, partecipiamo attivamente allo sforzo comune per proteggere il Santuario Pelagos e l’ecosistema marino e contribuiamo a molti progetti di salvaguardia” commenta Cristina Pizzutti, responsabile comunicazione e marketing di Corsica Sardinia Ferries.

Life Conceptu Maris

Il progetto Life Conceptu Maris

“Gli effetti negativi delle attività umane, come gli attrezzi da pesca abbandonati, il traffico navale e le plastiche galleggianti, su cetacei e tartarughe marine sono sempre più evidenti e rendono necessarie nuove strategie di conservazione”

Il progetto LIFE Conceptu Maris (CONservation of CEtaceans and Pelagic sea TUrtles in Med: Managing Actions for their Recovery In Sustainability), attivo nel periodo 2022-2025, ha integrato tecniche classiche con tecnologie all’avanguardia per raccogliere nuovi dati, in particolare in mare aperto, sulla distribuzione di queste specie carismatiche e sulle loro preferenze ecologiche.

Grazie alla valutazione dell’impatto dei principali fattori di rischio, il progetto permetterà di identificare i siti più importanti del Mediterraneo per cetacei e tartarughe marine, essenziali per sviluppare strategie di conservazione a lungo termine più efficaci.

Le attività di ricerca sono iniziate in un’ampia area del Tirreno meridionale, per poi essere replicate in altre zone chiave: l’Adriatico e lo Ionio orientale, il Santuario Pelagos e il corridoio spagnolo di migrazione dei cetacei, situato a nord delle isole Baleari

Le azioni

Utilizzando i traghetti come vere e proprie navi da ricerca, il progetto punta ad incrementare le conoscenze sull’ambiente marino, accoppiando ricerca tradizionale e nuove tecnologie. Le attività più significative sono le seguenti: monitoraggio dai traghetti di fauna, rifiuti marini e traffico marittimo; analisi degli isotopi di carbonio e azoto, per chiarire la struttura della catena alimentare sott’acqua; rilevamento di microscopiche tracce di DNA disperse in acqua dagli animali (environmental DNA); impiego di sensori a scafo, installati sui traghetti, per la raccolta dei dati ambientali
Campagne di Citizen Science per il coinvolgimento dei cittadini nei monitoraggi; corsi di formazione per il personale di bordo, per ridurre il rischio di collisione con i grandi cetacei; stima delle aree a maggior concentrazione di rifiuti galleggianti e valutazione del rischio di intrappolamento

Autore
Il Vostro Giornale

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