Produzione industriale: a settembre crollo oltre ogni attesa
- Postato il 9 novembre 2024
- Aziende
- Di Blitz
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A settembre 2024 la produzione industriale è crollata del 2,5% rispetto ad agosto: il dato fa tremare tutta Europa. Cosa sta succedendo?
Le cause principali del crollo sono più o meno note. A soffrire particolarmente è il settore automobilistico, dove la produzione è scesa del 7,8%, principalmente a causa delle sfide legate all’elettrificazione e poi per la minacciosa e sempre più forte concorrenza cinese. La sofferenza industriale dipende anche dalla crisi che ha coinvolto tutti gli impianti produttivi ad alta intensità energetica. Le fabbriche e le aziende più energivore hanno conosciuto un calo del 3,3%. Probabilmente scontando l’onda lunga dalla crisi energetica partita nel 2022.
A crollare non è la produzione industriale italiana. Ma, intendiamoci: non è affatto il caso di aggiungere a questa sentenza dei “per fortuna” o un “menomale”. Tutti (o quasi) capiscono infatti che la crisi del Paese estero potrebbe avere gravi conseguenze anche per la nostra economia. Le difficoltà che preoccupano l’Europa riguardano a oggi la Germania, la vecchia locomotiva industriale e commerciale del continente. La produzione industriale tedesca è infatti crollata a settembre, e molto più del previsto, a conferma di una fase sempre più critica dell’economia.
E non stupisce che il Governo di coalizione si sia appena sciolto. La situazione appare assai grave. Secondo i dati pubblicati dall’ufficio Destatis, il settore manifatturiero ha rivelato un calo del 2,5% nel mese di settembre, annullando di fatto l’aumento che si era registrato ad agosto.
Crisi tedesca: produzione industriale giù del 2,5%. Cosa rischia l’Italia?
Pur essendo preparata a un calo, la Germania aveva ipotizzato un crollo dell’1%, e invece deve affrontare un -2,5%. Su base annua la produzione è già calata del 4,6%: anche qui il dato è peggiore delle stime. Chi volesse analizzare la situazione deve concentrarsi soprattutto sui troppi alti e bassi che hanno caratterizzato il settore automobilistico, sceso del 7,8% a settembre dopo un balzo del 15,4% ad agosto.
Per l’Italia, le conseguenze della crisi industriale tedesca potrebbero rivelarsi gravi. La prima preoccupazione, quella più diretta, riguarda la riduzione delle esportazioni. La Germania è senza dubbio un importante partner commerciale per l’Italia, e una riduzione della produzione tedesca potrebbe influenzare negativamente le esportazioni italiane. Anche perché la situazione interna, nel nostro Paese, non è così rosea quanto potrebbe sembrare… Anche da noi, a settembre, come comunica l’ISTAT, l’indice destagionalizzato della produzione industriale è sceso. Dello 0,4% rispetto ad agosto.
Bisogna anche considerare l’impatto sul settore automobilistico. Anche l’Italia sta affrontando una crisi nel settore: gli analisti non escludono che la situazione già critica della produzione italiana nel settore delle auto potrebbe essere aggravata dal crollo in Germania.
Più in generale, la crisi economica in Germania getta ombre sull’intera Europa. L’UE vive da mesi una situazione di incertezza economica, e i mercati sono più volatili che mai. Il crollo dell’industria e la crisi nera del Governo in Germania è un danno enorme per l’UE. Quando la potenza più importante del continente, da sempre intesa come nazione affidabile e stabile, mostra segnali di cedimento significa che l’intero sistema è in pericolo.
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