Produzione auto: la classifica dei Paesi in cui costa di più

  • Postato il 14 maggio 2025
  • Auto
  • Di Virgilio.it
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A determinare il costo di produzione di un’auto ci sono diversi fattori. Tra questi, un peso rilevante lo registra la manodopera. Gli addetti all’assemblaggio e alla gestione dell’intero ciclo di produzione di un veicolo, infatti, rappresentano un costo importante (oltre che una risorsa fondamentale) per le Case costruttrici. Per questo motivo, la sede di produzione di un’auto può impattare in modo significativo sui costi finali di produzione e, quindi, sul prezzo di vendita dell’auto e sui margini di profitto del produttore.

Si tratta di un aspetto chiave per comprendere alcune scelte delle aziende del settore automotive che, fin troppo spesso, puntano sulla delocalizzazione della produzione, spostando le attività in Paesi dove i lavoratori costano di meno. A fare chiarezza su questa delicata questione è un report della società di consulenza Oliver Wyman. L’indagine, disponibile sul sito ufficiale oliverwyman.com, è molto dettagliata e analizza vari aspetti del ciclo produttivo. Uno degli aspetti più interessanti del report è rappresentato dal costo del lavoro per veicolo con una classifica che mette in evidenza le differenze sostanziali tra i singoli Paesi. L’Italia non se la cava bene: come conferma l’indagine, produrre auto nel nostro Paese è molto costoso per i costruttori.

I Paesi dove produrre auto costa di più

Dall’indagine emergono sostanziali differenze tra i vari Paesi per quanto riguarda il costo del lavoro per veicolo. In Marocco, ad esempio, bastano 106 dollari per veicolo mentre in Romania servono 273 dollari. Anche il Messico risulta particolarmente economico con 305 dollari. In Cina, principale mercato mondiale per il settore delle quattro ruote, produrre un’auto comporta un costo di 597 dollari per veicolo per quanto riguarda la manodopera. Giappone (769 dollari) e Corea del Sud (789 dollari) si piazzano a metà classifica.

La Top 5 dei Paesi in cui produrre un’auto costa di più si apre con gli Stati Uniti dove si registra un costo di 1.341 dollari per veicolo. Uno degli obiettivi dei dazi voluti da Trump è proprio quello di compensare i costi del lavoro elevati negli Usa e spingere i costruttori a realizzare auto nel Paese. La Francia è quarta  con un totale di 1.569 dollari. Sul podio troviamo l’Italia con 2.067 dollari (più del doppio della Spagna che si ferma a 955 dollari).  Questo dato contribuisce a chiarire il motivo per cui la produzione di auto è in calo nel nostro Paese. Seconda posizione per il Regno Unito, con 2.333 dollari, e prima posizione per la Germania con un costo di ben 3.307 dollari.

Ci sono anche altri fattori

Il costo del lavoro non è l’unico parametro da considerare, anche se incide in modo significativo sui costi di produzione. Ci sono vari fattori da considerare come i costi per il trasporto dell’auto nel Paese di commercializzazione e anche gli eventuali dazi. Bisogna, inoltre, considerare la rete di fornitori che potrebbe essere più sviluppata in un Paese piuttosto che in un altro, spingendo i costruttori a scegliere di produrre auto anche dove il costo del lavoro è più elevato. Da non sottovalutare l’impatto delle economie di scala. Il peso del costo della manodopera, infatti, si riduce all’aumentare dei volumi di produzione e dell’efficienza dell’intero ciclo di assemblaggio. In ogni caso, la delocalizzazione in un Paese dove produrre auto costa meno (come il Nord Africa o l’Est Europa) rappresenta una valida strategia per ridurre i costi complessivi.

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