Principio d’incendio su un bus a Brignole, l’allarme dei sindacati: “Pochi autisti e mezzi vecchi”
- Postato il 18 giugno 2025
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- Di Genova24
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Genova. Principio d’incendio mercoledì mattina su un autobus in transito alla stazione di Brignole.
Il mezzo, un 18 metri, è arrivato alla fermata intorno alle otto quando dalla parte superiore ha iniziato a fuoriuscire un denso fumo grigio. Il conducente è sceso e ha immediatamente chiamato i vigili del fuoco, che una volta arrivati hanno transennato l’area e spento l’incendio. Nessuno è rimasto ferito né intossicato, ma dai sindacati si alzano le proteste sullo stato del parco mezzi, l’età e le condizioni in cui viaggiano in un periodo complesso come l’estate.
Incendio bus a Brignole, i sindacati: “Parco mezzi vetusto”
“Soprattutto quello di Staglieno e Gavette è vetusto – sottolinea Roberto Piccardo, segretario Ugl Fna – cronicamente ci sono almeno 100 bus fermi, non ci sono piani di acquisto o gare per mezzi di piccole e medie dimensioni, i promessi 18 metri nuovi continuano a restare fermi a Campi. Serve un cambio di passo, così non è possibile andare avanti”.
Da tempo i sindacati denunciano le difficoltà incontrate dai conducenti e dal personale Amt nel svolgere la loro funzione, citando in primis le aggressioni. Legate, secondo loro, alla frustrazione e all’intolleranza crescente dei passeggeri verso un servizio carente. A questo si aggiungo i problemi legati al personale, tra ferie e permessi, e alla ormai nota carenza di mezzi.
“A bilancio 8 milioni di ferie non fruite”
“L’utenza se la prende con gli autisti e con i graduati presenti ai capolinea, i veri colpevoli sono negli uffici e continuano a fare orecchie da mercanti – continua Piccardo – Saltano corse di continuo, tre autisti e un solo bus su molte linee collinari, sul 13 e sull’1 mancano alcune corse e di conseguenza si allungano le attese per i passeggeri, che se la prendono con gli autisti ormai esasperati. Il sistema ferie è assurdo e proprio per questo deficit a bilancio ci sono 8 milioni di euro di ferie non fruite. Siamo preoccupati per la tenuta dei conti”.