Prima volta mondiale: impiantato al “S. Giovanni Bosco” di Torino il condotto aortico Konect in un paziente con disposizione degli organi interni speculare rispetto al normale
- Postato il 1 novembre 2025
- Salute
- Di Quotidiano Piemontese
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TORINO – All’Ospedale San Giovanni Bosco dell’ASL Città di Torino è stato impiantato per la prima volta al mondo il nuovo condotto aortico “Konect” in un paziente affetto da destrocardia e situs inversus totalis, condizioni anatomiche rarissime che rendono la disposizione del cuore e degli organi interni completamente speculare rispetto alla “normalità”. La combinazione di questi due fattori è estremamente rara, con incidenza stimata di un caso ogni 12 mila persone. Il paziente, 75enne, doveva essere operato a cuore aperto per patologie cardiovascolari, e la disposizione degli organi ha reso il delicato intervento particolarmente complesso. L’operazione, eseguita il 15 ottobre 2025, rappresenta un traguardo di straordinaria rilevanza clinica e tecnologica, sottolineando il ruolo dell’innovazione come valore aggiunto nella cura delle più complesse malattie cardiovascolari.
L’intervento
È stato possibile ricostruire l’anatomia cardiaca del paziente tramite una TAC ad altissima risoluzione e la modellazione tridimensionale del cuore, dell’aorta e delle coronarie. Questa fase ha permesso di simulare virtualmente ogni passaggio chirurgico, riducendo al minimo il rischio intraoperatorio. In seguito, è stato inserito il nuovo condotto aortico preassemblato Konect, una tecnologia innovativa che integra in un unico dispositivo una protesi valvolare biologica di nuova generazione, un tubo vascolare e una cuffia elastica per l’impianto. L’operazione, della durata di sei ore, è stata eseguita dal dott. Matteo Attisani con l’équipe cardiochirurgica. Il paziente è stato estubato e dimesso dall’unità intensiva già il giorno successivo. Attualmente è in ottime condizioni e presto ritornerà a casa.
Le parole del direttore dell’ASL Città di Torino
«Questo straordinario intervento rappresenta un traguardo di grande valore per l’Ospedale San Giovanni Bosco e per tutta l’ASL Città di Torino» – sottolinea il direttore generale dell’ASL Città di Torino, Carlo Picco – «È la dimostrazione concreta di come l’innovazione tecnologica, unita alla professionalità e alla collaborazione multidisciplinare delle nostre Équipe, possa tradursi in risultati d’eccellenza a beneficio dei Pazienti. L’Ospedale San Giovanni Bosco si conferma un punto di riferimento regionale e nazionale nella cardiochirurgia ad alta complessità. Ringrazio tutti i Professionisti coinvolti per l’impegno, la competenza e la capacità di portare la sanità pubblica torinese ai più alti livelli nazionali e internazionali».
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