“Prima Pafundi”: la Sampdoria si aggrappa al pupillo di Mancini
- Postato il 6 ottobre 2025
- Calcio
- Di Genova24
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Prima Pafundi, poi gli altri. La frase di Roberto Mancini quando era ct della Nazionale sintetizza il momento della Sampdoria. Assist contro il Bari e goal che ha ribaltato la partita contro il Pescara. I tifosi nell’anno più buio si aggrappano a lui e nei commenti spopola la frase del Mancio, grande sponsor dell’arrivo del classe 2006 in blucerchiato.
Simone Pafundi: la Nazionale senza presenze da titolare in A
Simone Pafundi, nato a Monfalcone, viene notato dall’Udinese dove percorre la trafila delle giovanili. I primi scampoli di partita in Serie A a 16 anni e due mesi nella stagione 21/22. Ma Mancini lo aveva già adocchiato nelle nazionali giovanili ed ecco che nel settembre del 2022 arriva la prima convocazione in Nazionale maggiore. Pafundi è il più giovane esordiente in azzurro dal 1911. Nonostante ciò la stagione 22/23 si chiude con appena otto spezzoni e nessuna presenza da titolare in Serie A.
“Prima Pafundi”, che investitura
Nel marzo 2023 la celebre frase: “Prima lui e poi gli altri”. Corredate dalla spiegazione: “Prima Pafundi, poi tutto il resto: questa è la mia idea quando scrivo la lista. Ha qualità incredibili, è un ragazzo che ha compiuto adesso 17 anni e la speranza è che possa giocare in Serie A e poi essere un calciatore della Nazionale per i prossimi 20 anni. Crediamo molto in lui”. Pensare all’emozione e a che peso per un ragazzo di 17 anni sentire tali parole dal commissario tecnico campione d’Europa. Attestato di stima, ma anche provocazione di Mancini in un Paese che sembra non saper più far nascere né coltivare talenti.
La parentesi in Svizzera al Losanna
L’evoluzione di Pafundi segue però una traiettoria che sembrava poterlo destinare a rimanere di quelle promesse che, dopo qualche anno, diventano culto vintage. Stile Freddy Adu, l’enfant prodige americano che all’inizio del millennio sembrava dover lanciare la crescita del calcio a stelle e strisce. È andata diversamente come si sa. Pafundi finisce in Svizzera al Losanna dove non fa sfracelli, diciannove presenze e un goal. In estate, arriva di nuovo il suo più grande estimatore, che imbecca il figlio Andrea Mancini e concede la chance blucerchiata a Pafundi.
Sampdoria, punti firmati Pafundi
L’avvio è difficoltoso anche per Pafundi, in linea con una squadra contestata e non all’altezza del proprio blasone. Le sue giocate sono raramente banali ma il dubbio che sia poco incisivo sorge. L’assist di Bari e il goal col Pescara vanno in direzione contraria ai primi giudizi. Il sospiro di sollievo contro gli abruzzesi, con annessa salvezza della panchina di Donati, al momento non sposta il giudizio sulle scelte discutibili di mercato, quelle di Fredberg in particolare (Narro, chi è costui? Coucke è quello di Monza?).
Ora l’Under 21
Convocato in maglia azzurra fin dall’Under 16, Pafundi ha collezionato quattro presenze in Under 21 ed è ora in pianta stabile convocato con l’Under21 insieme al compagno Cherubini. Il goal più importante della sua carriera lo ha segnato nella semifinale del Mondiale Under 20. La punizione decisiva alla Corea in semifinale che è valsa il 2 a 1 e il pass per la finale poi persa contro l’Uruguay.

Le parole di mister Massimo Donati al termine di Sampdoria – Pescara 4 a 1