Presunta frode assicurativa, assolti in appello due agenti savonesi: “Il fatto non sussiste”

  • Postato il 25 marzo 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Tribunale Savona

Provincia. Dopo una lunga vicenda giudiziaria, A. M. e A. P., due assicuratori savonesi, sono stati assolti con formula piena dalla Corte d’Appello di Genova.

La vicenda era nata da una presunta truffa ai danni di due agenti. Nei giorni scorsi, la sentenza di secondo grado d’appello ha completamente ribaltato il verdetto in quanto “il fatto non sussiste”.

A. M. (difeso dagli avvocati Emiliano Rossi e Andrea Cianci di Torino) e A. P.  (difeso dall’avvocato Alfredo Pesce di Genova) lavoravano come sub-agenti per un’agenzia assicurativa ed erano stati accusati di aver trattenuto provvigioni relative a una serie di polizze ritenute irregolari. Secondo l’accusa, avrebbero gestito in autonomia le pratiche senza coinvolgere gli agenti, incassando le provvigioni e non restituendole quando richieste.

“Si sosteneva che avessero tratto in inganno gli agenti, che a loro volta avevano dovuto restituire l’intera provvigione alla casa madre, rivalendosi poi al 50% sui sub-agenti”, spiega l’avvocato Emiliano Rossi.

Già in primo grado, il Tribunale di Savona aveva assolto i due imputati per la maggior parte delle polizze contestate.

La difesa ha quindi presentato appello, e la Corte ha annullato la condanna con la più ampia formula assolutoria possibile: il fatto non sussiste. “La sentenza ha ristabilito la verità dei fatti, dimostrando la completa infondatezza delle accuse a carico di A. M.  e A. P.”, ha concluso l’avvocato Rossi.

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Il Vostro Giornale

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