Presentata la Ferrari dei Mari, la nuova avventura del Cavallino: farà il giro del mondo in meno di 40 giorni
- Postato il 26 giugno 2025
- Sport
- Di Blitz
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Presentata a Maranello la Ferrari dei Mari, un motoscafo da 100 piedi (30 metri) che il prossimo anno affronterà le competizioni oceaniche. Una barca rivoluzionaria capace di fare mille miglia al giorno. Primo obiettivo: il giro del mondo in meno di 40 giorni.
Novità assoluta e storica in casa del Cavallino. Una nuova sfida tecnologica. Una nuova avventura. Una vela progettata da chi ha creato gli scafi AC75 di Coppa America, cioè il francese Guillaume Verdier, 55 anni, architetto navale di fama mondiale, lo yacht designer che ha inventato i “foil”, cioè le superfici laminari in carbonio che sollevano lo scafo dall’acqua e lo fanno volare.
Sono appendici mobili comandate da un sistema idraulico e posizionate ai lati dello scafo. La Ferrari Hipersail è nata per rompere gli schemi, per stupire. Oltretutto godrà del travaso tecnologico che arriva dalla supercat che ha vinto 3 volte a Le Mans.
Elkann e Soldini insieme nella nuova sfida
Il presidente John Elkann e il mito della vela Giovanni Soldini si conoscono da tempo. Sono amici. Spesso navigano insieme. Li accomuna la passione per la vela: Elkann l’ha ereditata dal nonno Gianni. Soldini, milanese, 59 anni, ce l’ha nel sangue da sempre; una passione che a soli 16 anni gli ha dato la forza ed il coraggio di compiere per la prima volta nella sua vita la traversata dell’Atlantico; poi ha fatto anche due giri del mondo in solitario e numerose altre imprese con record di ogni genere.
Una barca stile America’s Cup
Al battesimo della nuova avventura nautica della Ferrari c’era anche Fred Vasseur in prima fila che, come tutti, ha manifestato il suo apprezzamento per la “Rossa dei Mari”, un gioiello che assomiglia alle barche che hanno corso la Coppa America per via di quelle “zampe” che vanno su e giù per garantire la stabilità. Ce n’è poi un’altra al centro, piazzata per evitare di ribaltarsi in mezzo all’oceano senza la possibilità di raddrizzarsi. L’equipaggio starà più o meno sempre chiuso dentro perché, viste le velocità, in coperta sarà sempre tempesta.
Per ora è una barca “energivora” tenuto conto che il movimento dei bracci e la regolazione delle vele, consuma molto. Comunque è già allo studio un “self generatinng” per rendere la Rossa autosufficiente. Cioè navigando a vela produrrà l’energia che serve per tutto ciò che ne consuma, dal frigorifero ai winch. La Ferrari dei Mari, dopo il varo, farà base a Cagliari, non lontano da Luna Rossa. I gioielli d’Italia.
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