Preadolescenza, social e sviluppo cognitivo

  • Postato il 25 ottobre 2025
  • Di Focus.it
  • 1 Visualizzazioni
Vi abbiamo già parlato degli effetti negativi dell'uso dei social network sulla salute mentale degli adolescenti: ora uno studio pubblicato su JAMA ha indagato un tema meno battuto dalla ricerca, quello del rendimento cognitivo. Dai risultati emerge che i preadolescenti che utilizzano i social per diverse ore al giorno ottengono risultati peggiori nei test di lettura, vocabolario e memoria rispetto a chi li usa poco o nulla.. Memoria e lettura. Gli studiosi hanno analizzato i dati relativi a oltre 6.000 bambini tra i 9 e i 10 anni, seguiti fino alla preadolescenza nell'ambito dell'ABCD study. I partecipanti sono stati suddivisi in tre gruppi in base al tempo giornaliero passato sui social – quasi nullo per il 58%, un'ora giornaliera a 13 anni per il 37%, più di tre ore giornaliere a 13 anni per il 6%. Tutti i gruppi sono stati sottoposti a test per misurare il rendimento cognitivo all'inizio dello studio e durante la preadolescenza. Se chi utilizzava poco i social ha ottenuto in media 1 o 2 punti meno in lettura e memoria rispetto a chi non li utilizzava, gli utenti più assidui (3+ ore) hanno in media ottenuto 4 o 5 punti in meno.. Conferme negative. I risultati, che evidenziano una correlazione (ma non una causalità) tra social e peggioramento delle performance cognitive, sono in linea con quanto scoperto in passato dallo stesso team di ricerca: la metà dei ragazzi interrogata in passato sosteneva di perdere la nozione del tempo usando il proprio smartphone, e uno su quattro riconosceva di utilizzare i social per dimenticarsi dei problemi. Infine, l'11% ammetteva che TikTok & co influivano negativamente sulle proprie performance scolastiche. . Cambiare le regole. «Dopo il primo anno di vita, l'adolescenza è il momento di massima crescita e riorganizzazione del cervello», afferma lo psicologo Mitch Prinstein, non coinvolto nella ricerca, che ricorda: «se il cervello cresce ottimizzato per le attività social, potrebbe non ottimizzarsi per altri compiti necessari, come si è visto nello studio». I risultati confermano la necessità di adottare leggi sempre più stringenti che impediscano ai più piccoli di iscriversi ai social..
Autore
Focus.it

Potrebbero anche piacerti