Potenza, svolta sull’edilizia popolare: da diritto di superficie in proprietà

  • Postato il 11 luglio 2025
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Potenza, svolta sull’edilizia popolare: da diritto di superficie in proprietà

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Il consiglio approva la la trasformazione del diritto di superficie in piena proprietà: svolta sull’edilizia popolare di Potenza. L’aula si schiera all’unanimità a favore del cessate il fuoco in Palestina.


POTENZA – Un atto atteso da anni che, a dire degli esponenti dell’amministrazione comunale che l’hanno portato avanti, segna una svolta per tante famiglie potentine: il consiglio comunale svoltosi ieri mattina ha approvato all’unanimità il Regolamento per la trasformazione del diritto di superficie in piena proprietà, nonché per la rimozione dei vincoli convenzionali sugli immobili edificati in aree Peep (ossia di edilizia economica e popolare). Il provvedimento consente ai titolari del diritto di superficie di acquisire la piena titolarità degli alloggi e di affrancarsi dai limiti su prezzo di cessione e canoni di locazione. L’adesione sarà volontaria: chi non intende usufruirne continuerà a essere soggetto alle condizioni originarie, inclusa l’acquisizione dell’immobile da parte del Comune alla scadenza.

Il corrispettivo sarà calcolato sul 60 per cento del valore venale dell’area, secondo i parametri dell’Agenzia del Territorio, e potrà essere versato anche a rate, previa fideiussione. Si chiude così una lunga vicenda avviata nel 2019 con 500 richieste spontanee.

SVOLTA NELL’EDILIZIA POPOLARE DI POTENZA: IL COMMENTO DEI CONSIGLIERI

Il presidente della terza commissione, Giampiero Iudicello (del gruppo Basilicata casa comune), ha parlato di un provvedimento che sana «una situazione che si trascinava irrisolta da decenni. Mettersi quindi tranquilli per quanto attiene all’area di sedime». Il consigliere Rocco Pergola (La Potenza dei cittadini) ha sottolineato come il nuovo regolamento completi «un percorso cominciato nel 2019 […] una procedura partita da lontano, che offre opportunità ai cittadini e alle casse comunali». Altri consiglieri hanno evidenziato l’importanza sociale e patrimoniale dell’iniziativa, utile anche per la riqualificazione urbana.

La seduta, che si era aperta alle 10:10, si è concentrata anche su altre questioni rilevanti. Il consigliere Bruno Saponara ha presentato un’interrogazione sul rinnovo della concessione del chiosco-bar nel Parco Europa Unita, affidata fino al 2028 alla Castrignano Rocco Srl. L’esponente di Orgoglio Lucano ha contestato la mancata evidenza pubblica, l’introduzione di una clausola che consente la cessione aziendale e lo scomputo di 150mila euro a favore del concessionario, ritenuto privo di documentazione tecnica. L’assessore al Bilancio, Roberto Falotico, ha replicato sostenendo la correttezza della procedura e la congruità dello scomputo, spiegando che la clausola contestata non configura elusione della gara, essendo soggetta a verifiche tecniche.

CONTRINUTO STRAORDINARIO DALLA REGIONE

Altro tema caldo, l’interrogazione del capogruppo di Fratelli d’Italia, Antonio Vigilante, sull’erogazione del contributo straordinario da 40 milioni previsto dalla legge regionale 9/2022. Ad oggi ne sono stati trasferiti 30, mentre i restanti 10 milioni risultano solo “previsti” nel rendiconto. Vigilante ha chiesto se l’amministrazione ritenga sostenibile il piano di riequilibrio finanziario in assenza della somma mancante. Anche in questo caso ha risposto Falotico, sottolineando che l’Ente ha sollecitato più volte la Regione e che quei fondi sono indispensabili per non rallentare i pagamenti ai creditori. L’esponente di giunta ha inoltre precisato che il contributo statale assegnato al Comune per il disavanzo non può essere usato in sostituzione di quello regionale, essendo vincolato per legge al solo ripiano del debito.

APPELLO PER LA PACE IN MEDIO ORIENTE

Grande convergenza anche sull’ordine del giorno proposto dalla consigliera Angela Blasi (gruppo La Potenza dei cittadini), presidente della Quarta Commissione, che ha presentato un appello per la pace e la protezione dei civili nel conflitto israelo-palestinese. Il testo richiama il diritto internazionale e le risoluzioni Onu, chiede il cessate il fuoco, l’accesso agli aiuti umanitari e il rilancio del processo di pace basato sulla soluzione dei due Stati. Numerosi gli interventi in aula, tutti favorevoli. «La pace è un dovere morale, elevare una voce chiara in favore dell’umanità», ha detto il consigliere Vincenzo Aiello (gruppo Potenza civica).

«Importante la presenza di parte dell’opposizione, per stigmatizzare il genocidio che sta accadendo a Gaza», ha aggiunto il sindaco Vincenzo Telesca, sottolineando come anche da un consiglio comunale possa alzarsi una voce chiara contro la barbarie. Il documento è stato approvato all’unanimità. La seduta si è conclusa, alle 13:55, con l’approvazione di tre delibere sul riconoscimento di debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive, per un importo complessivo di circa 6.500 euro.

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