Potenza, resta in carcere lo stragista Maurizio Tramonte
- Postato il 29 settembre 2025
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Il Quotidiano del Sud
Potenza, resta in carcere lo stragista Maurizio Tramonte
Respinto il ricorso del 73enne Maurizio Tramonte condannato per la strage di piazza della Loggia a Brescia. Il Tribunale di Potenza dice no ai domiciliari. La Cassazione conferma
POTENZA – Resterà in carcere a Melfi il 73enne Maurizio Tramonte, uno dei due condannati in via definitiva all’ergastolo per la strage di Piazza della Loggia a Brescia, nel 1974.
Lo ha stabilito la Corte di cassazione respingendo il ricorso del difensore di Tramonte, l’avvocato Baldassarre Lauria.
RESPINTO IL RICORSO DI MAURIZIO TRAMONTE
La prima sezione della Corte, presieduta da Vincenzo Siani, ha confermato una precedente ordinanza del Tribunale di Sorveglianza di Potenza.
A febbraio, infatti, Tramonte aveva chiesto la concessione degli arresti domiciliari.
A Potenza, però, si era sentito dire di no sulla scorta della considerazione che i reati per cui è stato condannato sono “ostativi” alla concessione di benefici penitenziari di sorta.
TRAMONTE AVEVA CHIESTO I DOMICILIARI
A nulla sono valse le eccezioni del difensore di Tramonte, che aveva fatto notare che la stretta sui benefici penitenziari è stata introdotta dopo le stragi di mafia. Sedici anni dopo quella addebitata al suo assistito. Dunque «non era prevedibile al momento della commissione del gesto delittuoso».
La Cassazione ha evidenziato, altresì, che nel 1974 l’ordinamento italiano non prevedeva nemmeno la possibilità di concedere gli arresti domiciliari per gli ultrasettantenni.
TRAMONTE CONDANNATO ALL’ERGASTOLO PER LA STRAGE DI PIAZZA DELLA LOGGIA
«Non vi è chi non rilevi, quindi, trattarsi di disposizioni normative inserite nel vigente sistema penitenziario in epoca di gran lunga susseguente, rispetto al momento commissivo del fatto la cui pena è in espiazione», proseguono i magistrati di piazza Cavour. «Ciò comporta, secondo una elementare applicazione dei canoni comunemente accettati della logica e della ragionevolezza, oltre che del buon senso interpretativo, che – al momento di porre in essere il suddetto fatto criminoso – Tramonte non potesse prevedere alcun trattamento penitenziario, successivamente precluso da aggravamenti successivi o, comunque, da inasprimenti legislativi».
ARRESTATO NEL 2017 IN PORTOGALLO
Tramonte si era già rivolto alla Cassazione nel 2023 chiedendo la revisione del processo che nel 2017 lo ha visto condannato in via definitiva all’ergastolo con isolamento diurno per 3 anni per la strage di Brescia.
Il 72enne venne arrestato sempre nel 2017 in Portogallo, mentre stava visitando il Santuario di Fatima.
TRAMONTE E ORDINE NUOVO
Stando a quanto accertato in sentenza Tramonte, all’epoca esponente della formazione neofascista di Ordine nuovo, aveva partecipato alle riunioni organizzative della strage, e aveva offerto «anche la propria disponibilità a collocare personalmente l’ordigno posizionato e fatto esplodere in un cestino dei rifiuti di Piazza Loggia».
Nella strade gi Brescia morirono 9 persone.
Le condanne sono arrivate soltanto 43 anni dopo.
Il Quotidiano del Sud.
Potenza, resta in carcere lo stragista Maurizio Tramonte