Potenza, per Telesca attesa la sentenza Tar sui consiglieri
- Postato il 21 novembre 2024
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Il Quotidiano del Sud
Potenza, per Telesca attesa la sentenza Tar sui consiglieri
Nei prossimi giorni la sentenza del Tar Basilicata sull’assegnazione dei seggi al comune di Potenza alla coalizione a sostegno di Telesca
POTENZA – E’ attesa nei prossimi giorni la sentenza del Tar Basilicata sull’assegnazione del premio di maggioranza, e dei relativi seggi in consiglio comunale di Potenza, alla coalizione di centrosinistra che alle consultazioni di giugno ha sostenuto la corsa dell’attuale primo cittadino Vincenzo Telesca.
Ieri si è tenuta l’udienza sui ricorsi presentati da diversi candidati consiglieri della coalizione di centrodestra. Candidati che sarebbero entrati in consiglio se il premio fosse stato assegnato alle liste che hanno sostenuto la corsa alla fascia tricolore di Francesco Fanelli (Lega). Vale a dire: Ilaria Telesca, Antonella Tancredi, Rocco Quaratino, Giovanni Salvia, Fabio Dapoto, Alfonso Nardella e Pietro Calò. Più Carlo Gilio e Vincenzo Taddei, «nella qualità di cittadini elettori del Comune di Potenza. Nonché rispettivamente, di delegati alla presentazione delle liste elettorali denominate “Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni” e “Forza Italia”».
Innanzi al collegio presieduto da Fabio Donadono, e completato da Pasquale Mastrantuono e Paolo Mariano, i difensori dei candidati consiglieri, gli avvocati Roberto De Chiara e Alberto Zito, hanno ribadito la richiesta di correzione del verbale di proclamazione degli eletti. Assegnando 11 seggi in più alle liste di centrodestra che al primo turno avevano superato il 50% dei consensi. Liste che però oggi si trovano con appena il 28% dei consiglieri in carica.
I due legali contestano, in particolare, l’interpretazione più diffusa della normativa elettorale. Normativa che prevede che per l’assegnazione del premio di maggioranza non si considerino come «voti validi» soltanto i voti alle liste. Bensì la cifra complessiva costituita dai voti totali, nei quali compaiono anche i voti ai soli candidati sindaci. Diluendo le percentuali dei primi, come effettuato a Potenza, che per il centrodestra sono scesi dal 50,9% al 48,9%. Impedendo l’assegnazione del premio già all’esito del primo turno. .
Di fronte al Tar comparso anche l’avvocato Paolo Galante per conto dei consiglieri eletti per effetto dell’assegnazione del premio di maggioranza alle liste sostenitrici del vincitore del secondo turno, Telesca. Vale a dire: Gianmarco Guidetti, Roberto Falotico, Anna Mecca, Francesco Rocco Villano, Rocco Pepe, Rocco Pergola, Mirko Giordano, Enzo Stella Brienza, Donato Bonomo, Carminedavide Pace.
«Riteniamo che l’ufficio centrale elettorale abbia agito bene», ha ribadito Galante al Quotidiano a margine dell’udienza.
In caso di accoglimento del ricorso Telesca dovrebbe fare i conti con una maggioranza di 20 consiglieri comunali su 32 di segno politico diverso dal suo. Venendosi così a trovare in quella situazione che gli americani hanno ribattezzato “anatra zoppa”.
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