Potenza, dirigente senza laurea? All’Ater si fa

  • Postato il 13 dicembre 2025
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Il Quotidiano del Sud
Potenza, dirigente senza laurea? All’Ater si fa

Caso Ater e dirigente senza laurea. Segnalata l’assenza di una selezione interna anche per un precedente incarico. Pioggia di esposti sulla carriera fulminante di una ragioniera dell’azienda potentina


POTENZA – Dirigente pubblico senza laurea? All’Ater Potenza pare proprio che si possa fare, in barba a un caposaldo della normativa in materia. Almeno fino a quando non entreranno in servizio i rimpiazzi tanto attesi.
Rischia di diventare un caso giudiziario la strepitosa carriera di una ragioniera nell’azienda per l’edilizia residenziale della Provincia di Potenza.

DIRIGENTE PUBBLICO SENZA LAUREA ALL’ATER POTENZA

Nei giorni scorsi, stando a quanto il Quotidiano ha potuto verificare, la sua vicenda risulta già segnalata alla Corte dei conti e all’Autorità nazionale anti-corruzione. Oltre che al responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza dell’Azienda controllata dalla Regione Basilicata.
Laddove fossero riscontrate le illegittimità segnalate, quindi, il rischio è che si configuri anche un danno erariale. Con conseguente addebito a chi se n’è reso responsabile.

SENZA PROCEDURE SELETTIVE

Tutto inizia, a ben vedere, a gennaio del 2023, quando la ragioniera in questione ottiene l’incarico di guidare un ufficio, la cosiddetta posizione organizzativa, fino al 31 dicembre 2025. «Senza procedure selettive», secondo quanto segnalato in uno degli esposti trasmessi a varie autorità.
In effetti nella relativa determina si legge soltanto che la ragioniera «risulta essere in possesso di adeguata professionalità ed esperienza necessarie» in base a una serie di talenti conclamati. Dunque: «autonomia e flessibilità», «capacità di assumere decisioni adattandole al contesto procedurale»; «capacità di sviluppare comunicazioni interpersonali, gestendo lo sviluppo dei rapporti connessi ai procedimenti di competenza». Ma anche « il curriculum professionale acquisito in relazione al ruolo ricoperto nella struttura», e la «competenza professionale e la conseguente conoscenza del contesto procedurale in cui dovrà operare».

DIRIGENTE ATER, LA DETERMINA

Nella determina si spiega che alla nuova capo-ufficio «sarà riconosciuta la quota di fondo incentivante in precedenza definita, quale retribuzione di posizione e di risultato».
Prima ancora della scadenza dell’incarico, però, eccone uno nuovo ancora più importante, e ricco, che le assegna «funzioni dirigenziali» con tutto quello che ne consegue. Quindi il potere di adottare «atti e provvedimenti amministrativi con esercizio dei poteri di spesa nel limite di importo pari a euro 5.000,00» e «di acquisizione delle entrate senza limite di importo». Poteri di firma «di firma di provvedimenti finali a rilevanza esterna», di «consultazione sistematica della corrispondenza in entrata/uscita al protocollo dell’ente, con potere di smistamento ed assegnazione della corrispondenza al personale assegnato alla struttura». Infine la capacità di sottoscrizione della corrispondenza.


Nella determina si evidenzia che «attualmente risulta in servizio un solo dirigente», e che comunque «non rientrano nell’oggetto della presente delega le funzioni riservate per legge al personale di qualifica dirigenziale». Tipo la valutazione del personale degli uffici sottoposti alla ragioniera, la stipula di contratti di lavoro o l’autorizzazione di ferie e missioni del personale.
A questo punto, però, toccherà ai vari destinatari delle segnalazioni valutare se una clausola siffatta possa “sanare” l’anomalia della situazione.

LE PAROLE DI PIGNATELLI

Tra chi non ne dubita c’è l’ex direttore dell’Ater, Vincenzo Pignatelli, che ha firmato la determina di concessione della posizione organizzativa
«È così, si tratta solo di funzioni», queste le parole di Pignatelli al Quotidiano. «Peraltro funzioni relative a procedimenti che la ragioniera gestiva da tempo. Quando sono arrivato io all’Ater si era in 300, e adesso sono rimasti in 34. In qualche modo tocca andare avanti il lavoro degli uffici».

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