Porta a porta, Savona Intelligente: “Un sistema che non è amico del decoro è inadatto ad una società civile”
- Postato il 20 settembre 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Savona. “Le dichiarazioni dell’amministrazione comunale circa il sistema di raccolta rifiuti continuano ad aprire una serie di interrogativi: non esiste nessuna fase due, il sistema è solo una coperta corta che copre un lato e ne scopre un altro”. Così Alice Greta Marino del gruppo Savona Intelligente commenta le ultime affermazioni dell’assessore Barbara Pasquali circa il porta a porta nella città della Torretta.
A non convincere la rappresentante del gruppo è in particolare l’affermazione di Pasquali, che ieri ha affermato che nella fase2 “affrontiamo più incisivamente tre tematiche fondamentali: la lotta agli abbandoni; l’aiuto ai cittadini a rispettare ancora di più le regole; il miglioramento del decoro della città, perché non c’è dubbio che, sebbene il porta a porta non sia amico del decoro, su questo aspetto si può e si deve migliorare. Oltre alle azioni che Sea-s metterà in campo sarà molto importante anche il dialogo che vogliamo portare avanti con i cittadini”.
“L’assessore Pasquali deve assumersi la responsabilità dell’affermazione gravissima ‘non c’è dubbio che sebbene il porta a porta non sia amico del decoro, su questo aspetto si può e di deve migliorare’. Un sistema che non è amico del decoro non è adatto ad una società civile, specie in una città a forte vocazione turistica e che si propone obiettivi di livello. Sono affermazioni contrarie al Codice della Strada e in particolare all’articolo 15 (che vieta danneggiamenti o comportamenti che compromettano la pulizia e la fruibilità delle strade e sanziona condotte che degradano l’ambiente urbano) e all’articolo 192 (che vieta l’abbandono di rifiuti)”.
Secondo Marino “Bisogna optare per soluzioni alternative ai fini del raggiungimento della percentuale di differenziata imposta. In questo caso, tra l’altro, è l’amministrazione comunale stessa ad adottare pratiche che, di fatto, compromettono il decoro urbano (come una cattiva gestione della raccolta rifiuti, cassonetti insufficienti o posizionati in modo improprio, scarsa manutenzione)”.
“Se l’assessore Pasquali ha seguito la riunione dei capigruppo (e confidiamo che lo abbia fatto) avrà notato che il consigliere Ravera ha dichiarato di non conoscere la petizione popolare che per mesi ha animato i giornali locali e la comunità cittadina. Questo dimostra che la maggioranza e la giunta non sono minimamente interessate a mantenere un filo diretto con i cittadini, molti dei quali ricordano di averli votati e sostenuti, ma oggi si sentono delusi e traditi”.
“L’associazione Diritti, Cultura e Sviluppo di Savona coglie l’occasione per fare un appello nei confronti degli 11 cittadini sanzionati, chiedendo di mettersi in contatto tramite l’indirizzo mail inforifiuti.sv@gmail.com (mail esclusivamente per le problematiche di natura rifiuti e gestita dalla dottoressa Gravano) in modo da valutare con l’avvocato i casi e tutelare coloro che possono esser stati multati ingiustamente. Ricordiamo che l’errato conferimento non è un abbandono e può esser determinato da una restrizione della libertà di conferimento orario che pone i cittadini in situazioni di difficoltà, pensiamo ad esempio ai turnisti, a coloro che lavorano facendo spola fuori regione o città”.