Porta a porta Savona, al via la campagna contro il “cassonetto infame”: “Ennesimo strumento di controllo”
- Postato il 29 maggio 2025
- 0 Copertina
- Di Il Vostro Giornale
- 2 Visualizzazioni


Savona. In questi giorni ha preso avvio la nuova campagna del Comitato Pensiero Critico contro il nuovo sistema della raccolta rifiuti savonese.
“In queste settimane molti, oltre a noi – spiega il direttivo del Comitato Pensiero Critico -, hanno già sottolineato il destino fallimentare che attende questo progetto, dalla riduzione delle postazioni in cui conferire i rifiuti in centro (da 55 a 29) fino alla follia di riempire alla sera i marciapiedi della città con i mastelli, realizzando di fatto un perenne all you can eat per gli abituali cinghiali savonesi”.
“Alcuni invocano come soluzione del problema la fornitura in tutta la città dei cosiddetti cassonetti ‘intelligenti’ – proseguoono -, forse attirati dal fatto di vedere finalmente, dopo anni, qualcosa di intelligente associato a una nostra amministrazione comunale. Questo però sarebbe un gravissimo errore e con questa campagna vogliamo proprio mettere in guardia chi lo sta commettendo. I cosiddetti cassonetti intelligenti, con tanto di logo agenda 2030 che dovrebbe già di per sé allarmare un cittadino informato, andrebbero infatti rinominati come cassonetti ‘infami’, infami perché rappresentano l’ennesimo strumento di controllo che grava sul cittadino”.
“Questo sistema infatti – continuano – prevedete l’utilizzo di sacchetti codificati, di una tessera magnetica personalizzata, di telecamere puntate sulle postazioni di conferimento, della possibilità di pesare la spazzatura conferita e addirittura che qualcuno possa aprire i sacchetti della spazzatura per valutare quello che il cittadino ha buttato via. Il tutto ovviamente con la finalità di erogare sanzioni. Potremmo sintetizzare che si applica il principio del multavelox o del VAR alla rumenta”.
“L’unica soluzione per la raccolta savonese sarebbe stata quella di far funzionare il sistema precedente, senza riduzioni di postazioni, semplicemente con un più frequente passaggio negli svuotamenti. Non dimentichiamo infatti che questa nuova modalità oltre al controllo sociale di cui abbiamo già detto richiede ai singoli cittadini un onere maggiore sia in termini di gestione dei rifiuti casalinghi oltreché l’immancabile aggravio della TARI”, concludono.
