Ponte, Travaglio sul Nove: “La Corte dei Conti non ha detto ‘no’, ha fatto le pulci sui costi: se si crea un buco, lo paghiamo noi”
- Postato il 2 novembre 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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“La Corte dei Conti non ha mai detto che non si deve fare il Ponte sullo stretto. Ha fatto le pulci su questioni molto precise che riguardano i soldi nostri perché se c’è il buco, noi paghiamo oltre il ponte anche il buco”. Così Marco Travaglio ospite di Accordi&Disaccordi, il talk sul Nove condotto da Luca Sommi con la partecipazione di Andrea Scanzi riguardo allo stop imposto dai magistrati contabili al progetto del Ponte sullo stretto di Messina del 29 ottobre scorso. Secondo il direttore del Fatto Quotidiano il ragionamento della Corte è stato questo: “Volete fare la nuova piramide di Cheope? Fatela. L’importante è che ci mandiate le carte e che le carte siano a posto. Dato che parte delle carte che dovevate mandarci, non ce l’avete mandate e ci avete mandato un link semivuoto e in più quelle che ci avete mandato, non sono legittime perché ci sono una serie di problemi che riguardano proprio la faccenda dei costi, noi non vi possiamo dare il via libera preventivo, visto che siamo pagati per fare i controlli preventivi su un’opera pubblica’ – ha spiegato il giornalista – . Tra l’altro, quest’opera è la più importante, forse l’unico investimento che ha previsto questo governo, che ci butta dentro 13,5 miliardi senza peraltro dire dove li va a prendere tutti“.
Travaglio ha ricordato che “quando la voleva fare Berlusconi, quest’opera costava 4 miliardi, quindi il costo è più che triplicato. C’è una normativa europea che dice che c’è un problema quando lo sforamento supera il 50%.
In più c’è un problema perché inizialmente era un misto: il costo in parte si doveva in parte era partnership privata in parte si doveva sostenere con i pedaggi. Adesso invece è tutto a carico dello Stato il 100% a carico dello Stato hanno rinnovato una gara vecchia e stravecchia per non pagare delle penali che loro stessi si erano auto inflitti.
Poi, “c’è il problema dei pedaggi che è legato al traffico. Quanta gente passerà su quel ponte? Quanto dovrà pagare per passare su quel ponte? Salvini ha detto 10€ per le auto. La società Stretto di Messina ha detto 7€ per le auto. Facciamo che siano dieci. Loro prevedono che di lì passino 1.700.000 auto all’anno e 800.000 mezzi pesanti. Se fosse così il ricavo sarebbe di 40 milioni all’anno. Il problema è che i costi di gestione e di manutenzione all’anno, tra ordinari e straordinari sono 313 milioni all’anno, quindi sono il triplo di quelli che pensano loro di incassare con i pedaggi così fissati. Per coprire questi costi il pedaggio dovrebbe essere addirittura di 28€ per passare un ponte per una macchina e 56€ per un tir“.
In un quadro che vede un crollo del traffico perché la gran parte delle persone ormai prende l’aereo, questi sono i temi importanti, non è che i magistrati hanno detto di non fare il ponte perché sono contrari ai ponti, non avrebbe senso. Hanno fatto le pulci su delle questioni molto precise che riguardano i nostri soldi“, ha concluso Travaglio.
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