Ponte sullo Stretto, sì al progetto definitivo. Meloni: “Ora arriva il difficile”. E Salvini si ispira a Lunardi
- Postato il 6 agosto 2025
- Politica
- Di Il Fatto Quotidiano
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Quaranta minuti. Per dire il primo “sì” al progetto definitivo sul ponte sullo Stretto di Messina. Si è riunito questa mattina a Palazzo Chigi il Cipess (Comitato Interministeriale per la programmazione e lo sviluppo sostenibile) presieduto dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Con lei il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alessandro Morelli (che ha la delega al Cipess) e le Regioni interessate: per la Calabria c’era il presidente della Regione Roberto Occhiuto, mentre era assente il siciliano Renato Schifani che ha delegato il suo assessore alle Infrastrutture Alessandro Aricò.
Ad aprire la riunione è stata proprio Meloni che ha descritto il ponte come “opera fondamentale dell’azione del governo” mettendo in evidenza un’altra promessa raggiunta del programma di centrodestra. Poi la premier ha presentato nel dettaglio l’opera che ha “tanti primati”, dalla distanza tra le due torri all’essere “il ponte a campata unica più lungo del mondo”. Meloni ha anche sottolineato quanto il ponte sia “un’opera strategica” per l’Italia e per il Mediterraneo e ricordato anche le opere connesse al collegamento tra le due regioni, a partire dai 20 chilometri di strade e ferrovie per l’infrastruttura. Il costo sarà di 13,5 miliardi: martedì mattina a Palazzo Chigi si era tenuta una riunione in cui si era parlato proprio di utilizzare i fondi Safe per il ponte.
Infine Meloni ha ringraziato Salvini “per il suo coraggio e la determinazione” dimostrata in questi mesi. Poi ha aggiunto che “quando gli italiani si mettono in testa una cosa, la portano a termine”. La presidente del Consiglio ha messo in evidenza il carattere unico dell’opera per sprigionare “le nostre energie e i nostri talenti” arrivando dove “gli altri non sono riusciti”. Alla fine del vertice, dopo il giro di tavolo con gli interventi, però la presidente del Consiglio ha messo in guardia da facili ottimismi: “La sfida arriva ora, il difficile riguarderà il progetto esecutivo”.
Dopo di lei è intervenuto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini che ha ricordato che l’opera era stata voluta dall’ex ministro dei Lavori Pubblici del governo Berlusconi, Pietro Lunardi. In conferenza stampa, poi, il leader della Lega ha spiegato che ci sarà una metro con “tre fermate”, che il ponte porterà 120 mila posti di lavoro e la prima pietra arriverà ad ottobre.
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