Ponte sullo stretto, aveva denunciato il degrado delle autostrade siciliane: il consorzio sospende il direttore generale dall’incarico
- Postato il 31 gennaio 2025
- Cronaca
- Di Il Fatto Quotidiano
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Aveva detto che le Autostrade siciliane sono fatiscenti e inadatte al passaggio di mezzi pesanti per i lavori del Ponte, ora nei confronti del direttore generale del Cas (Consorzio autostrade siciliane) Franco Calogero Fazio, è stata avviata la procedura di sospensione dall’incarico. La lettera, che porta la data di oggi 31 gennaio, è firmata dal presidente del Cas, Filippo Nasca, e indirizzata a Fazio, al capo gabinetto della Regione Siciliana, all’assessore ai Trasporti e alla vicepresidente del Cas, Patrizia Valenti.
Una procedura avviata esattamente per i “contenuti delle dichiarazioni rese” il 27 gennaio “nella seduta ordinaria della prima commissione consiliare della Città di Messina” e “per come riportate dal giornale Il Fatto Quotidiano”: questo si legge nella lettera firmata da Nasca. Nell’articolo de ilfattoquotidiano.it si riportavano le dichiarazioni rese di Fazio di fronte alla commissione consiliare e registrate in streaming sul canale youtube del Comune di Messina. Il direttore generale, che adesso avrà a disposizione 7 giorni per produrre le proprie deduzioni, aveva detto che “diversi viadotti e diverse gallerie non sono a norma”: “Noi lo abbiamo denunciato e abbiamo fatto delle richieste ben precise”, diceva Fazio sottolineando i “disagi molto importanti per l’utenza messinese. È facile parlare di Ponte, e io sono tra i fautori della realizzazione dell’opera, ma assieme al Ponte la politica deve porre attenzione sullo stato di fatiscenza della nostra rete autostradale”.
La stima del passaggio di 200 tir al giorno fatta da Fazio in audizione, era secondo il direttore “una follia allo stato puro”. I mezzi, infatti, si immetteranno in autostrada dalla rampa di Giostra che accede quasi direttamente in una galleria della tangenziale di Messina che è ad una corsia e con limite di velocità: “Non oso pensare a cosa succederà quando i mezzi viaggeranno a cinquanta chilometri orari incolonnati in quelle gallerie in cui c’è il divieto di sorpasso. Le opere compensative vanno fatte per tempo per evitare che si possano sovrapporre ai lavori per la realizzazione del Ponte: sono necessarie, dirimenti, indispensabili”, soprattutto “nella zona prossimale alla città, che è la tratta autostradale più vecchia di entrambe le autostrade”.
Fazio ha così fotografato lo stato dell’arte delle autostrade che da Messina vanno in direzione Catania e Palermo (A18 e A20), e che sono in concessione all’Ente regionale. Autostrade che collegherebbero, quindi, direttamente il Ponte sullo Stretto con il resto dell’Isola. Ma quello del Ponte sullo Stretto è ormai un argomento ad alta sensibilità. Tanto che sul caso annuncia un’interrogazione parlamentare il messinese Antonio De Luca, portavoce del M5s all’Ars: “Premesso che più volte ho personalmente denunciato le gravissime condizioni in cui versano le tratte autostradali che collegano Messina con Catania e, soprattutto, con Palermo, la revoca di Fazio solleva parecchi dubbi, ma anche un profondo allarme. Mi chiedo a questo punto, viste le tempistiche e le modalità, se si tratti di un atto ‘punitivo’ per aver detto il falso o ‘punitivo’ per aver detto la verità. Se quanto dichiarato da Fazio fosse vero, dovremmo concludere che il progetto Ponte dello Stretto è più importante della vita dei messinesi e dei siciliani che quotidianamente attraversano l’autostrada? Per far luce su questa vicenda del tutto singolare, depositerò immediatamente un’interrogazione e chiederò un’audizione urgente di Fazio e del cda del Cas”.
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