Ponte Morandi, parla Castellucci: “Mi sento responsabile per una tragedia che ha afflitto tutta Italia, ma non sono colpevole”
- Postato il 26 marzo 2025
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- Di Genova24
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Genova. “Questa tragedia mi ha colpito nel profondo. Da subito sono stato consapevole della dimensione di quanto accaduto, delle vite spezzate. Una tragedia che ha afflitto non solo Genova ma tutta l’Italia e io ero ad della società che ha gestito questo ponte per cinquant’anni. Questo peso lo sentivo allora e anche oggi. Sono arrivato per primo e ho cercato di aiutare nei comitati di crisi, ma sentivo la grande frustrazione per non poter essere di aiuto se non accelerando i lavori per la strada del papa. Ma questo non cancella quello che è successo: il ponte è caduto e non doveva cadere”. Sono le prime parole di Giovanni Castellucci, ex amministratore delegato di Aspi, nel giorno in cui per la prima volta in aula parla del crollo del Morandi rilasciando spontanee dichiarazioni nel processo in corso per il crollo del viadotto.
“Come dissi nella conferenza stampa qualche giorno dopo il crollo, siamo responsabili di quello che accaduto ma non colpevoli. E io mi sento – ha aggiunto – tutt’ora responsabile di quella che era la gestione del ponte, visto che ne avevamo la custodia. E devo dire che una delle cose che più mi ha addolorato è che a crollare è stato un ponte sul quale per una società ricca come Autostrade non ci sono mai stati problemi di soldi, era il “ponte dei cantieri infiniti” come scrisse un giornale perché ogni giorno si lavorava per migliorarlo. E per questo ancora oggi non riesco ad accettare che quel ponte sia crollato”.
Castellucci ha voluto puntualizzare subito mostrando alcuni grafici che “i costi per le manutenzioni non sono mai calati”. E che il ponte “era monitorato da Cesi che era una società seria”. Ha spiegato di aver “voluto subito risarcire le vittime e ho messo a disposizione il mio bonus per gli studi dei figli di chi non chi ha perso la vita nel crollo. Spero sia andato a buon fine visto che oggi non ho più rapporti né con Altantia né con Autostrade.
“Ho sempre dato la disponibilità alla ricostruzione del ponte, la collaborazione con il sindaco e poi commissario Marco Bucci è stata totale. Certo noi avremmo potuto farlo più velocemente” ha aggiunto.
Poi ha cominciato la parte più tecnica delle dichiarazioni premettendo di “essere qui per dirvi tutto quello che so e tutto quello che ho fatto cercando di dare il mio piccolo contributo alla verità”.