Ponte Morandi, Giovanni Castellucci dal carcere di Opera annuncia nuove dichiarazioni spontanee

  • Postato il 15 settembre 2025
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giovanni castellucci

Genova. Nel giorno della ripresa del dibattimento dopo la pausa estiva, l’ex ad Aspi Giovanni Castellucci – imputato insieme ad altre 56 persone per il crollo del ponte Morandi – ha annunciato che farà nuove dichiarazioni spontanee. Castellucci, che si trova recluso nel carcere di Opera a Milano, ha anche depositato un nuovo documento in cui lamenta la difficoltà di accedere ai verbali e agli del procedimento.

Castellucci aveva rilasciato dichiarazioni spontanee nel processo il 26 marzo di quest’anno, poco prima che la Cassazione lo condannasse in via definitiva a 6 anni di reclusione per la strage del bus di Avellino. Da allora di trova in carcere. Si era costituito a Bollate, il carcere lombardo modello, poi era stato trasferito a Rebibbia. Ora il nuovo trasferimento nel carcere di Opera, a Milano.

Per rilasciare nuovamente dichiarazioni spontanee l’ex supermanager potrà decidere se videocollegarsi dal carcere oppure chiedere di essere tradotto dalla polizia penitenziaria fino a Genova.

Intanto oggi il pm Marco Airoldi ha ripreso la requisitoria dell’accusa. Al centro dell’udienza le responsabilità dell’ufficio centrale di Aspi e in particolare dell’ex dirigente Mauro Malgarini, direttore dell’ufficio manutenzioni di autostrade dal 1994 al 2011. Per l’accusa Aspi avrebbe dovuto cogliere i segnali d’allarme che arrivavano dal viadotto, documentandosi e intervenendo con controlli straordinari e con verifiche di sicurezza. Invece, sempre stando ai pm, si accontentava dei voti che dava la controllata Spea sul degrado, ma che riguardavano solo l’esterno. Con ispezioni visive fatte con il binocolo, senza che si scoprisse davvero lo stato di corruzione dell’opera. O con ispezioni visive ravvicinate, ma solo esterne. In sostanza, doveva sapere che se i controlli non erano adeguati il ponte non era sotto controllo. Una sorveglianza incompleta e un complessivo controllo inadeguato, per i pubblici ministeri. Che continueranno la requisitoria anche nelle prossime udienze, tenendo per ultimo proprio il principale imputato Giovanni Castellucci.

Circa le richieste di condanna che arriveranno entro metà ottobre non è escluso che la Procura, dopo aver annunciato che non contesterà a nessuno degli imputati il reato di attentato alla sicurezza pubblica dei trasporti, è probabile che chieda l’assoluzione per alcuni dei reati contestati a qualcuno degli imputati.

“Su una mole così grande di imputati credo che sia possibile che ci sia qualche richiesta di assoluzione per delle imputazioni minori – commenta Egle Possetti, portavoce del comitato parenti delle vittime –  ovviamente sugli imputati di peso ci aspettiamo invece delle richieste di condanna importanti anche perché gli elementi che sono stati evidenziati nel lungo processo sono molto pesanti”.

Circa i tempi per arrivare alla sentenza Possetti si augura che “il processo di primo grado si possa concludere il prima possibile nel nuovo anno”.

Autore
Genova24

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