Ponte Morandi bis, il comitato in ricordo delle vittime sarà parte civile nel processo

  • Postato il 11 aprile 2025
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crollo galleria berte

Genova. Il Comitato Ricordo vittime ponte Morandi, assistito dagli avvocati Raffaele Caruso e Graziella Delfino, sarà parte civile nel processo noto come ‘Ponte Morandi bis’, nato dall’inchiesta per i mancati controlli su ponti e gallerie, per i report presunti falsi, ma anche le barriere antirumore considerate pericolose per il crollo della galleria Berté in A26. Lo ha deciso il primo collegio della seconda sezione penale del tribunale di Genova nel dibattimento appena cominciato che vede 47 imputati tra dirigenti e tecnici ex Aspi e Spea.

Dei circa 30 soggetti giuridici che avevano chiesto di essere ammessi, saranno parte, oltre al Comitato presieduto da Egle Possetti e nato dopo il crollo del viadotto costato la vita a 43 persone, solo i Comuni  di Genova, Cogoleto, Rossiglione, Campo Ligure e Masone e lo Stato, attraverso il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. I comuni e il ministero sono stati ammessi limitatamente ai danni morali e di immagine.

Le giudici Monica Parentini, Chiara Blanc e Anna Caffarena hanno invece escluso le associazioni di categoria e i sindacati (che erano state escluse già nell’udienza preliminare).

Il Comitato “fin dalla sua costituzione – scrivono i giudici motivando l’ammissione – ha avviato una importante attività non solo con finalità commemorative, ma anche per diventare un importante interlocutore istituzionale nel settore della sicurezza delle infrastrutture” e citano la recente legge sulle vittime dell’incuria approvata dal Parlamento proprio dopo una lunga interlocuzione con il comitato.

Né per il collegio può essere sottovalutata “la storia dell’ente, il suo legame con il territorio ligure e come gli accertamenti relativi ai fatti per cui si procede siano strettamente collegati a quelli relativi al crollo del Ponte Morandi: il Comitato, quale ente leso dal danno derivante dal disastro che ne ha determinato la ragione costituiva per 1 famigliari delle vittime è danneggiato dai reati di frode e di pericolo, oltre che dal crollo della Galleria Bertè, commessi successivamente alla sua costituzione, in quanto confermerebbero la persistente incuria delle infrastrutture, frustrando gli scopi del Comitato stesso”.

La soddisfazione della presidente del comitato Egle Possetti

“Con grande soddisfazione apprendiamo che il nostro Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi e’ stato ammesso come parte civile al Processo Morandi bis, il nostro ruolo di ricerca della verità e giustizia, unito al lavoro di impegno civile per il cambiamento ed il progresso in materia di sicurezza e’ stato riconosciuto, la nostra lotta silenziosa e costante continuerà con tenacia perché la tragedia del Ponte Morandi possa divenire un monito tale da costringere ad intraprendere una nuova politica seria sulla sicurezza. Grazie ai nostri avvocati Raffaele Caruso e Delfino Graziella per avere portato avanti con passione e serietà tutto il lavoro e grazie a chi ha consentito il nostro accoglimento nel processo”.

 

 

Autore
Genova24

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