Polemica sui manifesti di Piciocchi deturpati l’8 marzo, il centrodestra chiede le dimissioni di Rita Bruzzone
- Postato il 11 marzo 2025
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- Di Genova24
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Genova. La maggioranza in consiglio comunale chiede le dimissioni della vicepresidente dell’aula, la consigliera Pd Rita Bruzzone, per un post pubblicato sui social e nel quale, secondo il centrodestra, non viene condannata la copertura di un manifesto elettorale del candidato Piciocchi, avvenuta durante il corteo dell’8 marzo, da parte delle attiviste di Non Una Di Meno. Il manifesto chiedeva l’attivazione di corsi di educazione sessuoaffettiva nelle scuole e criticava la scelta della Regione di finanziare corsi gestiti da soggetti legati alla curia.
La polemica, già andata in scena nei giorni scorsi, vede oggi i capigruppo di maggioranza stigmatizzare le parole di Rita Bruzzone che, su Facebook, parlando dell’episodio, aveva dichiarato: “Quello che trovo deprecabile da consigliera di opposizione eletta democraticamente in quell’aula è che invece di contestare il contenuto che richiama a responsabilità precise si attacca e devia a gesto di odio e censura verso il facente funzioni, perché siete ossessionati dalla campagna elettorale, calmatevi. State sereni e sostate pure sotto quella roba con le bamboline che fa tanto pinkwashing che le streghe sono altre. Ma per essere precise quello che condivido è il pensiero del manifesto, l’ho portato in quell’aula e lo rivendico”.
Il riferimento era alle bambole appese alla griglia del “Wall Of Dolls”, installazione contro la violenza sulle donne, che si trova su un lato del palazzo della Regione e che a più riprese è stata criticata da parte della galassia femminista per il rischio di alimentare una visione vittimistica della donna.
Ad ogni modo, le parole della consigliera Pd Rita Bruzzone non sono piaciute al centrodestra: “Bruzzone ha rilasciato dichiarazioni pubbliche e scritte inaccettabili e inadeguate al suo ruolo istituzionale, giustificandone le azioni e rivendicandone i contenuti – si legge nella nota – crediamo che chi siede nelle istituzioni abbia la precisa responsabilità di condannare fermamente ogni atto antidemocratico, irrispettoso delle persone e delle regole. Chi non lo fa, e anzi alimenta e avvalla atti di questo tipo, non è, evidentemente, all’altezza di rappresentare le genovesi e i genovesi”.
“Esprimiamo inoltre la nostra solidarietà alle donne di Wall of Dolls per l’attacco gratuito e del tutto inaccettabile, così come non si può tirare in ballo a sproposito il pinkwashing – proseguono dalla maggioranza – la parità di genere e il cambiamento culturale per eliminare ogni tipo di discriminazione sono temi seri e sono diritti universali. Chiediamo inoltre alla candidata sindaco dell’opposizione, a nome di tutta la coalizione, di prendere le distanze da questa vicenda, senza se e senza ma. Nel contempo aspettiamo ancora che la minoranza si dissoci pienamente dalle parole gravissime di Stefano Giordano espresse proprio in Consiglio Regionale, auspicando altresì che nei prossimi dibattiti si accenda sempre il confronto nel segno dei valori della democrazia e della sana dialettica politica”.