Pogacar, Vingegaard ed Evenepoel infiammano il Giro del Delfinato: che antipasto di Tour de France (e c'è anche Milan)!

  • Postato il 6 giugno 2025
  • Di Virgilio.it
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Dimenticate Del Toro, Carapaz e Ayuso. E pure Simon Yates, che si gode un po’ di meritato riposo prima di vestire i panni del gregario al prossimo Tour de France. Dimenticate la starlist decisamente al ribasso del Giro e preparatevi a un Delfinato che s’è travestito da mini Tour de France, anche perché la corsa francese di quella più illustre rappresenta da sempre una sorta di ultimo test per molti dei big più attesi. Che stavolta hanno deciso tutti di scendere su strada, dando vita alle prime schermaglie: Pogacar, Vingegaard ed Evenepoel, tutti nella stessa corsa, tutti pronti a darsi battaglia in un antipasto che somiglia tanto a una portata principale.

Come stanno i tre “tenori” dopo 40 giorni di lavoro in altura

Vederli correre assieme è merce rarissima, solitamente deputata quasi unicamente al Tour. Ma quest’anno i pianeti si sono allineati e hanno permesso ai tre che hanno monopolizzato il podio dell’ultima grand boucle di presentarsi al via, belli tirati a lucido.

Pogacar non corre da fine aprile, da quando vinse con la solita disarmante naturalezza la Liegi-Bastogne-Liegi davanti a Ciccone e Healy. Aver saltato il Giro gli ha permesso di rifinire ogni dettaglio in altura, e il Delfinato rappresenta un test importante sulla strada che porta alla conquista di quello che potrebbe diventare il quarto Tour in bacheca.

Vingegaard non corre da metà marzo, da quando una caduta alla Parigi-Nizza gli ha procurato una commozione cerebrale e l’ha costretto a qualche giorno di riposo assoluto. Non ha inserito altre gare nel suo programma stagionale, preferendo allenarsi in altura per concentrare tutti gli sforzi sul Tour. Evenepoel ha corso invece ad aprile, dopo che però da dicembre a fine febbraio non ha toccato bicicletta dopo il terribile incidente rimediato in allenamento a inizio dicembre. Ha corso in totale 4 gare: ha vinto la Freccia del Brabante, ha fatto podio all’Amstel, ha deluso alla Freccia Vallone e poi ha chiuso senza riuscire a inserirsi nel discorso podio alla Liegi. Insomma, nessuno dei tre “moschettieri” ha corso negli ultimi 40 giorni: solo tanti allenamenti, e questo potrebbe rendere la corsa davvero esplosiva.

Delfinato, una corsa per scalatori (ma non solo)

Il Delfinato vivrà tutto sulla sfida tra i tre grandi assi del pedale, presentando un percorso variegato e pieno di potenziali frazioni avvincenti. Le prime tre saranno adatte a velocisti e cacciatori di tappe, con tante salite nella prima parte e percorsi ondulati nel finale. La crono della quarta frazione, 17 km con uno strappo di 2.000 metri a metà, potrà già dare un volto e una fisionomia alla classifica generale.

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Quinta frazione ancora mossa, ma sostanzialmente senza grossi picchi, poi il gran finale: nella sesta tappa l’arrivo a Combloux dovrebbe fare selezione, nella settima ci sono Col de la Madaleine, Col de la Croix de Fer e l’arrivo a Valmeinier 1800, nell’ultima ben 6 GPM con arrivo a Plateau du Mont-Cenis.

C’è anche Jonathan Milan: se la giocherà nei “pochi” sprint

Il Delfinato è una delle rare corse che Pogacar non ha mai conquistato in carriera (semplice: non l’ha mai corsa prima…). “Sto bene, abbiamo lavorato tanto in altura e le gambe sembrano già girare come vorremmo”, ha fatto sapere lo sloveno a poche ore dalla partenza.

Vingegaard l’ha vinto nel 2023, anno della sua seconda vittoria al Tour, dopo che l’anno prima aveva chiuso alle spalle di Roglic, che ha vinto anche la passata edizione ma che non sarà al via di questa. Possibili nomi alternativi ai tre citati sono Carlos Rodriguez della Ineos, Santiago Buitrago e Lenny Martinez della Bahrain, Enric Mas della Movistar e Romain Bardet della Picnic Postal.

Quanto all’Italia, nessun uomo di classifica ma tante speranze riposte in Jonathan Milan, che proverà a sfruttare quei pochi arrivi allo sprint (tutti concentrati nelle prime tre frazioni) per rifinire la condizione in vista del Tour, dove punterà deliberatamente alla maglia verde della classifica a punti. Dirette su RaiSport HD ed Eurosport per una settimana imperdibile per chi ama il ciclismo.

Autore
Virgilio.it

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