Pnrr, alta velocità ferroviaria in ritardo: i rischi per la Calabria

  • Postato il 17 maggio 2025
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Pnrr, alta velocità ferroviaria in ritardo: i rischi per la Calabria

Il cantiere del lotto Battipaglia-Romagnano dell'alta velocità

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La spesa dei fondi Pnrr per il lotto di alta velocità Battipaglia-Romagnano è ferma al 3,5% rispetto all’8% previsto. Il Governo potrebbe chiedere la revisione del target e dirottare altrove i quasi 2 miliardi stanziati. Il rischio per la Calabria è che così si allunghino i tempi per reperire le risorse che ancora mancano – 18 miliardi di euro – per arrivare con la nuova alta velocità a Praia e proseguire fino a Reggio


I treniche ci viaggeranno sopra procederanno ad alta velocità (si spera). I lavori per realizzarlo vanno, invece, a rilento. Il lotto Battipaglia-Romagnano della nuova Alta Velocità Salerno-Reggio è tra gli interventi Pnrr del ministero delle Infrastrutture in ritardo rispetto alle scadenze fissate – nel monitoraggio nazionale – per la fine del 2024. È quanto rileva la Corte dei Conti nella sua relazione semestrale sullo stato d’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Le scadenze prese in esame, spiegano i giudici contabili, fanno riferimento a «step procedurali fissati a livello interno, che, pur non assumendo rilievo ai fini della rendicontazione di performance nei confronti della Commissione europea, sono funzionali a scansionare in maggior dettaglio il percorso di avanzamento delle iniziative e ad assicurarne un continuo monitoraggio gestionale». Uno strumento utile per tenere sotto controllo il rispetto dei tempi, insomma, tanto più che si avvicina la chiusura del piano, fissata per il 2026.

PNRR, I FONDI A RISCHIO PER L’ALTA VELOCITÀ

La nuova alta velocità Salerno-Reggio risulta ferma a una percentuale di spesa del 3,5% rispetto all’8% preventivato. Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per questo intervento ha segnalato «complessità esecutive di media intensità» che stanno rallentando i lavori, iniziati ormai da qualche tempo per realizzare 35 chilometri di nuova linea ferroviaria, con 20 gallerie e 19 viadotti. A febbraio sono partiti anche gli scavi con una talpa meccanizzata di grandi dimensioni. Le criticità, spiega il ministero, sono «riconducibili ad eventi imprevisti e imprevedibili di natura geologica».

Ostacoli tali che «rischiano di prolungare i tempi di realizzazione delle opere, che già presentano elevate complessità realizzative» dice ancora il ministero e la Corte dei Conti, nella sua relazione, riferisce. «Al fine di mitigare i rischi di non raggiungimento degli obiettivi europei» scrivono i giudici contabili, il Mit ha fatto sapere che «sta valutando, insieme alle competenti strutture nazionali ed europee, possibili ipotesi di revisione del target finale».

LE CONSEGUENZE PER L’ALTA VELOCITÀ IN CALABRIA

I fondi Pnrr in ballo ammontano a 1,9 miliardi su un investimento complessivo di 2,9 miliardi, compresa l’interconnessione per Potenza. La revisione del target implicherebbe riprogrammare il finanziamento, recuperando le risorse necessarie altrove. Se l’opera in sé – il lotto Battipaglia-Romagnano – non appare a rischio, perché i lavori sono iniziati e ci sono impegni vincolanti con le ditte, rinunciare alle risorse del Pnrr non sarà senza conseguenze più o meno negative per tutto l’intervento fino a Reggio. Certo, si parla di poco meno di due miliardi di euro su un’opera che di miliardi ne richiede più di 30, ma al momento – lo ricordiamo – le risorse disponibili (circa 12 miliardi) coprono meno della metà del fabbisogno complessivo.

ALTA VELOCITÀ IN CALABRIA, ALL’APPELLO MANCANO 18 MILIARDI

Manca già un miliardo per completare il lotto Romagnano-Praia, il più prossimo ad andare a gara, e ne servono altri 17 per arrivare fino a Reggio. Reperire altre risorse per completare un lotto che appariva ormai finanziato significherà per la Calabria dover aspettare ancora per veder finanziati i tratti che ricadono sul territorio regionale?

PNRR, IN RITARDO ANCHE L’ELETTRIFICAZIONE

Dalla relazione della Corte dei Conti emerge anche un altro dato. In ritardo, rispetto alle scadenze interne, appare pure l’intervento per il potenziamento, elettrificazione e aumento della resilienza delle ferrovie nel Sud, che interessa pure la Calabria. Anche per questa misura il Mit paventa la possibilità di chiedere una revisione del target.

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