Pizzaballa su Gaza: "Vediamo le prime luci dell'alba. L'inizio porta speranza"
- Postato il 10 ottobre 2025
- Estero
- Di Agi.it
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Pizzaballa su Gaza: "Vediamo le prime luci dell'alba. L'inizio porta speranza"
AGI - "Non possiamo essere ingenui. Ma certo è la fine di una lunga notte", "più che parlare di pace, direi che vediamo le prime luci dell'alba: che non vuol dire che è pieno giorno. È un inizio giusto, qualcosa che porta speranza: già stamattina, nelle strade qui intorno, c'era un'energia diversa. La strada è lunga, gli ostacoli saranno tanti, però è il momento anche di gioire di questo momento, che è sicuramente positivo". Così il Patriarca latino di Gerusalemme, il cardinale Pierbattista Pizzaballa, in una intervista a La Repubblica.
"Poco alla volta, ma ci vorrà tempo, bisognerà ammettere che non c'è solo la propria parte in questa storia. Entrare anche nel dolore dell'altro richiederà tempo: riconoscere che l'altro c'è, che esiste, mi pare un buon punto di partenza", sottolinea. "Negli ultimi anni, e in particolare negli ultimi due anni, l'idea portante è stata 'io e nessun altro': questo dovrà cambiare. Non sarà rapido e non sarà facile: ci vorrà un lungo percorso, ci vorrà anche leadership. Uno dei problemi che abbiamo è che la leadership, sia politica che religiosa, da entrambe le parti in questi anni non ha aiutato", osserva.
Il dopoguerra e l'impegno della Chiesa
Per Pizzaballa "quando finirà la guerra, se finirà la guerra, ci si potrà rendere conto veramente della situazione. Parliamo di gente che ha perso tutto: casa, lavoro, prospettive. Ci vorrà un grande desiderio di mettersi in gioco per rimanere. Io credo che qualcuno partirà e qualcuno deciderà di restare. Noi, come sempre, ci saremo: stiamo già progettando un ospedale e una scuola".
La soluzione dei due Stati e la nuova leadership
Il Patriarca ribadisce la posizione del Vaticano, quella dei due Stati, "la soluzione ideale, che non possiamo negare ai palestinesi". "Sappiamo molto bene che non è realizzabile in tempo breve ma non si può rinunciare a questo principio", scandisce. "Concordo che dovremo fare i conti con la realtà. Anche per questo sarà necessaria una nuova leadership da entrambi i lati: capace, in maniera creativa, di pensare a un futuro per questi due popoli. Un futuro dignitoso per entrambi".
L'urgenza umanitaria e la visita a Gaza
E in una intervista su Avvenire, Pizzaballa annuncia che "appena possibile" sarà a Gaza: "Lo abbiamo promesso ai nostri parrocchiani, e torneremo per stare con loro, per sostenerli, per incoraggiarli, e per ringraziarli della loro testimonianza". Se potesse esprimere un auspicio, quale sarebbe? "Che questo accordo venga pienamente e fedelmente attuato, affinché possa segnare l'inizio della fine di questa terribile guerra. C'è l'assoluta urgenza di un immediato soccorso umanitario e l'invio incondizionato di aiuti sufficienti alla popolazione sofferente di Gaza".
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