Pistoia è la Capitale Italiana del Libro 2026, tra biblioteche antiche e la magia di Pinocchio

  • Postato il 27 ottobre 2025
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  • Di SiViaggia.it
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C’è un angolo di Toscana in cui la lettura non è solo un piacere, ma un modo per costruire il futuro di una comunità attraverso la rigenerazione urbana, l’inclusione e l’innovazione: Pistoia è stata proclamata Capitale Italiana del Libro 2026, un riconoscimento che celebra il legame profondo tra la città, i suoi cittadini e l’universo dei libri.

A premiarla è stato il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, alla presenza della Giuria di esperti e dei rappresentanti dei Comuni finalisti, ovvero Carmagnola (Torino), Perugia, Nardò (Lecce) e Tito (Potenza). Una nomina speciale, che si traduce in un’ottima occasione per rinnovare il piacere della lettura, ma anche per riscoprire i luoghi culturali di questa città toscana meravigliosa.

Il progetto di Pistoia Capitale Italiana del Libro 2026

Pistoia, che seguirà il comune laziale di Subiaco in carica nel 2025, ha convinto pienamente la giuria, che ha votato all’unanimità il suo progetto “Pistoia: l’avventura del leggere, il coraggio di costruire il futuro“.

Un programma ricco e di qualità, che prevede 1.500 iniziative distribuite lungo tutto l’anno. Tra queste spiccano eventi speciali, attività quotidiane, mostre tematiche (“Tracce nei libri” e “Lost in translation”) e tante iniziative originali come il “Librobus”, il “Prestito a domicilio”, il progetto “Regala un libro, ricevi un libro”, “Nati sotto il segno dei libri”, fino a “Liste nozze in libreria”. Ad essere coinvolti non saranno solo i luoghi tradizionali della lettura, ma anche spazi non convenzionali, come ristoranti o impianti sportivi.

L’obiettivo? Portare il libro in ogni aspetto della vita quotidiana. Il progetto verrà finanziato con 500.000 euro dal Dipartimento per le attività culturali.

Pistoia “città che legge”: i luoghi dei libri

La nomina a Capitale Italiana del Libro 2026 è una vittoria che non sorprende chi conosce Pistoia: città viva, colta, ospitale, con una lunga tradizione culturale. Non a caso è stata nel 2017 Capitale italiana della Cultura (nel 2025 è Agrigento, nel 2026 sarà L’Aquila e nel 2027 sarà Pordenone) e dal 2017 ha confermato il titolo di “Città che legge” conferito dal Centro per il Libro e la Lettura.

Il legame tra Pistoia e la lettura, infatti, non nasce oggi. Qui sorge una delle biblioteche più antiche d’Italia: la Biblioteca Forteguerriana, fondata nel 1473 e ancora oggi aperta al pubblico con un patrimonio straordinario di manoscritti, incunaboli e opere rare. Un luogo di silenzio e memoria, ma anche di incontro, dove si racconta la lunga storia culturale della città.

Accanto alla Forteguerriana, la moderna Biblioteca San Giorgio rappresenta il cuore pulsante della lettura contemporanea ed è un esempio europeo di biblioteca sociale: un edificio luminoso in cui non mancano eventi, club del libro e spazi per famiglie.

La Biblioteca San Giorgio a Pistoia
Ufficio Stampa
La moderna Biblioteca San Giorgio a Pistoia

E a pochi chilometri da Pistoia, un altro simbolo letterario rende omaggio alla forza dell’immaginazione: Collodi, il borgo dove nacque Carlo Lorenzini, autore dell’intramontabile Pinocchio. Qui si trova il Parco di Pinocchio, dove sculture e percorsi immersi nel verde ci ricordano come i libri sappiano trasformare la realtà in un’avventura senza tempo.

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SiViaggia.it

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