Pioli verso l’esonero: la Fiorentina pensa a Vanoli, ma non è l’unico in lizza
- Postato il 3 novembre 2025
- Calcio
- Di Il Fatto Quotidiano
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Quattro punti in dieci giornate, zero vittorie, 16 gol subiti (peggior difesa del campionato): l’inizio di stagione della Fiorentina è da incubo. E il primo a poter pagare dazio della situazione – come spesso capita in queste situazioni – sarà Stefano Pioli. Sembra infatti ormai giunta al termine la sua avventura sulla panchina viola dopo l’ultima sconfitta per 0-1 contro un Lecce che fino a domenica aveva vinto una sola partita.
Verso la separazione, ma Pioli non si dimetterà
Dopo l’ennesima sconfitta si è deciso di mandare la squadra in ritiro al Viola Park a tempo indeterminato e c’è stato un lungo confronto in società per capire il da farsi. Non è ancora arrivata una decisione definitiva, ma la sensazione è che ci sarà una separazione con l’ex Milan. Da capire tempi e modalità: difficile sia l’allenatore a fare un passo indietro, più probabile una scelta della società. Sarà quindi rivoluzione interna in casa viola dopo l’addio del direttore sportivo Daniele Pradè.
Giovedì un altro in panchina contro il Mainz?
Difficilmente Pioli sarà in panchina nella sfida di giovedì in Conference League contro il Mainz in trasferta. E c’è già un nome per sostituirlo: Paolo Vanoli. L’ex Torino è l’indiziato numero uno a prendere il posto di Pioli. C’è già stato un contatto e su di lui c’è il Genoa (che sta parlando anche con De Rossi e Gotti, più defilato): l’allenatore aspetta una decisione della società toscana per poi scegliere. Non è escluso che la Fiorentina possa pensare anche a un ritorno di Raffaele Palladino o virare su un profilo come Daniele De Rossi appunto o Thiago Motta.
Pioli-Fiorentina, è già finita: cosa non ha funzionato
90 milioni spesi sul mercato, settima squadra ad aver investito di più dopo le big e il Como: la Fiorentina era partita con ben altre ambizioni. Anche perché la scelta in panchina era chiara: un allenatore d’esperienza che potesse dare di più rispetto a Raffaele Palladino (che ha comunque ottenuto la qualificazione in Conference League, non scontata). Pioli era ritenuto il tecnico ideale per maturità ed esperienza: d’altronde prima della sua esperienza araba con l’Al-Nassr aveva vinto uno scudetto con il Milan. Poi un mercato confuso e una stagione partita male: la Fiorentina non è mai riuscita a uscire dal tunnel. Adesso la società potrebbe decidere di dare una sterzata.
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