Pillole di salute: ho una crema solare dell’anno scorso, la posso utilizzare?

  • Postato il 14 maggio 2025
  • Lifestyle
  • Di Blitz
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Con l’arrivo della bella stagione, le creme solari tornano nei nostri zaini da spiaggia e tra i must-have delle giornate all’aperto. Ma quando apriamo il cassetto e troviamo quel flacone dell’anno scorso (o di due anni fa), la domanda sorge spontanea: le creme solari scadute si possono ancora usare, oppure no? In questa nuova pillola di salute facciamo chiarezza, con l’aiuto della scienza.

Cosa succede a una crema solare dopo la scadenza

Le creme solari non sono eterne, anche se a vederle potrebbero sembrare ancora perfette. La scadenza riportata sulla confezione (spesso indicata come “12M”, ovvero 12 mesi dall’apertura) è lì per un motivo preciso: dopo un certo periodo, i filtri solari chimici e fisici iniziano a degradarsi. Questo significa che la capacità di protezione contro i raggi UV si riduce, rendendo la crema meno efficace o del tutto inefficace.

Inoltre, la parte cosmetica del prodotto – emollienti, profumi, stabilizzanti – può deteriorarsi col tempo, alterando la consistenza, l’odore e il colore, e aumentando il rischio di reazioni cutanee.

Il risultato? Una falsa sicurezza. Ci spalmiamo una crema che pensiamo stia proteggendo la nostra pelle, ma in realtà l’effetto barriera è ormai inefficace. Questo significa maggiore esposizione ai raggi ultravioletti e quindi più rischi, a cominciare da scottature e fotoinvecchiamento precoce.

Cosa dice la scienza?

Diversi studi scientifici hanno indagato l’efficacia dei filtri solari nel tempo. Un’indagine pubblicata sul Journal of the American Academy of Dermatology ha mostrato che, trascorsi i 12 mesi dall’apertura, la protezione solare di alcuni prodotti si riduce anche del 50%, rendendoli praticamente inutili.

Un altro studio condotto dall’Università di Copenaghen ha rivelato che i conservanti contenuti nei filtri solari possono degradarsi nel tempo, provocando l’alterazione della formula chimica del prodotto e, in alcuni casi, l’insorgere di irritazioni cutanee dovute a reazioni con i composti ossidati.

In parole povere: non solo la crema non protegge più, ma può anche diventare nociva per la pelle.

I rischi concreti per la pelle (e non solo)

Utilizzare una crema solare scaduta può sembrare un piccolo gesto innocuo, magari fatto per non sprecare il prodotto rimasto. In realtà, però, si espone la pelle a una serie di rischi potenzialmente gravi:

  • Scottature e arrossamenti: la protezione SPF ridotta non è più sufficiente a filtrare i raggi UVB, responsabili delle scottature.

  • Invecchiamento cutaneo accelerato: i raggi UVA, meno percepibili ma molto più subdoli, penetrano più a fondo nella pelle, causando rughe, macchie e perdita di elasticità.

  • Danni al DNA cellulare: esposizioni prolungate senza protezione adeguata possono favorire alterazioni genetiche nelle cellule cutanee, aumentando il rischio di tumori della pelle, incluso il melanoma.

Come capire se una crema è ancora utilizzabile?

Oltre alla data riportata sulla confezione, ci sono alcuni segnali che indicano che il prodotto non è più sicuro da usare. Se la consistenza è cambiata, se noti separazione tra le fasi (come olio e crema), odore sgradevole, o colorazione alterata, è il momento di buttarla.

Inoltre, la conservazione è fondamentale: una crema lasciata per mesi sotto al sole in auto o in spiaggia, anche se tecnicamente “non scaduta”, può comunque essere compromessa.

Perché la scadenza va rispettata

Nel caso dei prodotti solari, la scadenza non è solo una questione di forma o di marketing. Si tratta di sicurezza. I filtri solari – soprattutto quelli chimici – sono molecole delicate che perdono stabilità nel tempo, soprattutto se sottoposte a variazioni di temperatura o luce.

Rispettare la scadenza è fondamentale per assicurarsi una protezione adeguata dai danni del sole e per prevenire problemi dermatologici anche seri.

Il consiglio del giorno: non lasciarti tentare dal “tanto sarà ancora buona”. La pelle è il nostro organo più esteso, e merita protezione vera, non “di seconda mano”. Con l’arrivo dell’estate, fai subito una ricognizione tra le creme solari che hai in casa. Controlla la data di apertura (se non la ricordi, è meglio non rischiare). Se una crema è aperta da più di un anno o mostra segni di alterazione, non usarla. Acquistane una nuova, preferibilmente con SPF 30 o 50, e annota con un pennarello la data d’aperturadirettamente sulla confezione.

Ricorda che la prevenzione inizia dalla pelle. Proteggersi bene significa prendersi cura del proprio futuro.

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Blitz

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