Pilato e Tarantino, che cosa rischiano le due nuotatrici davanti a Federazione e Guardia di Finanza: sanzioni durissime, il parere dell'avvocato
- Postato il 11 settembre 2025
- Di Virgilio.it
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Il 14 agosto 2025, mentre rientravano da una vacanza a Bali seguita ai Mondiali di nuoto, Benedetta Pilato e Chiara Tarantino, due nuotatrici della nazionale italiana di nuoto, sono state fermate dalle autorità aeroportuali di Singapore.
In particolare, le telecamere di sorveglianza le avevano riprese mentre Tarantino inseriva alcuni prodotti (oli essenziali o profumi) nella borsa della Pilato, apparentemente a sua insaputa. Insieme a loro c’erano anche Anita Bottazzo e Sofia Morini, che, dopo essere state sottoposte a perquisizione, sono state rilasciate perché considerate estranee ai fatti contestati.
- L'isolamento in albergo
- La posizione della FIN
- Le sanzioni disciplinari
- La Guardia di Finanza e l'avvio disciplinare
L’isolamento in albergo
Pilato e Tarantino invece sono state accompagnate in Commissariato e, dopo essere state private del loro passaporto, alloggiate in un hotel. In seguito è intervenuta la diplomazia italiana, segnatamente l’ambasciata a Singapore che, con il supporto della Farnesina, ha risolto la situazione consentendo il rimpatrio delle atlete.
Sotto il profilo strettamente penale la vicenda si è conclusa con un semplice ammonimento formale da parte delle autorità di Singapore. Diverse sono invece le conseguenze per quanto riguarda l’aspetto sportivo disciplinare.
La posizione della FIN
La Federazione Italiana di Nuoto (FIN) ha infatti subito stigmatizzato l’episodio preannunciando l’avvio di un procedimento di carattere disciplinare da parte della Procura federale.
Sotto questo profilo è interessante evidenziare che, nonostante l’episodio non rientri nell’esercizio dell’attività sportiva strettamente intesa, il comportamento delle due nuotatrici assume comunque rilievo disciplinare.
Infatti, secondo l’interpretazione della normativa disciplinare sportiva, così come adottata dai Giudici delle singole Federazioni, anche eventuali comportamenti “esterni” tenuti dagli atleti iscritti ad una Federazione affiliata al Coni può avere rilievo disciplinare.
Tutto ciò trova la sua ragione nel fatto che lo sport è un formidabile veicolo di trasmissione di valori positivi quindi agli atleti si richiede un comportamento corretto, leale e rispettoso del “viver civile” anche al di fuori dell’attività agonistica.
Peraltro, il fatto ha avuto un notevole eco mediatico provocando un danno di immagine non solo per la Federazione di riferimento ma anche per l’immagine dello sport italiano in generale.
Le sanzioni disciplinari
E’ quindi probabile che il procedimento disciplinare interno, si concluda con l’applicazione di sanzioni di carattere disciplinare quali:
- l’ammonizione,
- la censura,
- la multa,
- la squalifica o la radiazione.
Nel caso in esame è prevedibile l’applicazione di una sanzione adeguata alla gravità del fatto ma è auspicabile che non sia eccessivamente afflittiva quindi la censura o, al massimo, una multa.
Due sono elementi che, in questo senso, vengono solitamente presi in considerazione in sede di valutazione della sanzione in concreto da irrogarsi, la condotta e il comportamento dei soggetti coinvolti.
Quanto alla condotta la posizione delle due ragazze è, allo stato, la stessa Pilato, infatti, ha reso sì dichiarazioni autoassolutorie, tuttavia queste appaiono in contrasto con quanto deciso dalle autorità di Singapore che, ammonendo sia lei che la Tarantino, non hanno distinto ruoli e responsabilità.
Decisivo sarà poi il comportamento delle due ragazze dinanzi all’organo inquirente poiché, di fronte ad un’assunzione di responsabilità piena, ossia con il riconoscimento dell’errore e l’impegno a non ripeterlo, l’atteggiamento degli organi disciplinari potrà essere sicuramente indulgente.
La Guardia di Finanza e l’avvio disciplinare
Vi è tuttavia un altro aspetto che va considerato nella vicenda e che riguarda una sola delle due nuotatrici, la Guardia di Finanza infatti ha a sua volta annunciato l’avvio di un procedimento disciplinare interno nei confronti della Tarantino che, oltre ad essere una nuotatrice della nazionale italiana di nuoto, è anche appartenente alle Fiamme Gialle.
Le conseguenze sotto questo profilo possono essere più afflittive rispetto a quelle sportive in quanto le Fiamme Gialle sono un gruppo sportivo Militare della Guardia di Finanza ciò significa che l’atleta è anche militare a tutti gli effetti ed è quindi soggetta al regolamento di disciplina militare e deve quindi rispettare i doveri di onorabilità, lealtà e correttezza sia nello sport che nella vita privata.