Piero Pelù: “Ho scritto una canzone per la Flottilla e il genocidio palestinese. Gratis sul mio sito perché non uso piattaforme coinvolte in armi e propagande”
- Postato il 6 ottobre 2025
- Musica
- Di Il Fatto Quotidiano
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Piero Pelù è tra gli artisti italiani tra i primi a sostenere la causa contro la guerra in Palestina. Meno di un mese fa il rocker fiorentino ha riunito artisti amici a Firenze per il concerto “S.O.S. Palestina!”, evento che verrà replicato il prossimo anno, alla Visarno Arena di Firenze il 20 giugno 2026, sempre per raccogliere fondi per le attività di Medici Senza Frontiere in Palestina.
Ma non è tutto. A sorpresa l’artista ha pubblicato il brano inedito “SOS”: “Ho scritto una canzone che mi è venuta dal cuore e che parla del nostro fiato sospeso per gli amici della Global Sumud Flottilla e per il genocidio palestinese”.
E ancora: “Ho deciso di metterla scaricabile gratuitamente sul mio sito perché non voglio usare piattaforme coinvolte in armi e propagande di dittatori e per questo ringrazio il presidente della mia etichetta Andrea Rosi (Sony Music) per avermelo concesso. Ringrazio Valerio Recenti con il quale ho registrato e ‘prodotto’ il brano in 10 ore. Ringrazio voi ‘per i download’ e per le condivisioni perché sarete voi a diffonderlo. Ci vediamo in tour. Palestina Libera! La pace è l’unica vittoria sempre”.
Intanto martedì 6 ottobre Pelù e i suoi Bandidos arriveranno a Milano ai Magazzini Generali per l’ultima parte del tour, il suo personale Giubileo del Rock. L’occasione per festeggiare 4 importanti anniversari: 40 anni di “Desaparecido”, 35 anni di “El Diablo”, 30 anni di “Spirito”, 25 anni di “Né buoni né cattivi” e 5 anni di “Pugili Fragili”.
Attesa anche per l’evento speciale nelle sale solo il 10, l’11 e il 12 novembre “Piero Pelù. Rumore dentro”, un film diretto da Francesco Fei con soggetto e sceneggiatura del cantautore stesso.
Il film racconta il viaggio dell’artista nel proprio mondo interiore, “verso una nuova normalità e nuovi stimoli creativi dopo la depressione provocata dall’incidente, – si legge nelle note di presentazione – in un road movie che riflette su oltre quarant’anni vissuti “Off road”, come figura rivoluzionaria della scena”.
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