Piercing all’ombelico: che cos’è e quale gioiello scegliere
- Postato il 19 novembre 2024
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- Di Genova24
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Tra i tanti piercing possibili, quello all’ombelico è tra i più comuni. Infatti, è richiestissimo negli studi di piercing e tatuaggi per la body art. Allora abbiamo pensato fosse il momento di dare qualche informazione in più sul piercing all’ombelico, indicando che cos’è, come si fa e quale gioiello scegliere.
Come si chiama il piercing all’ombelico
Tutti lo chiamano piercing ombelico sebbene in realtà abbia un altro nome. Infatti, tecnicamente si chiama Navel. Entrando in uno studio, tuttavia, è sufficiente comunicare al piercer, cioè chi pratica i piercing, di volere quello all’ombelico. Naturalmente, è sempre necessario recarsi presso uno studio professionale che usi solo strumenti sterili e sicuri.
Quale gioiello scegliere per il piercing all’ombelico
Una delle parti più interessanti in merito al foro all’ombelico riguarda la scelta del gioiello. C’è massima libertà poiché ognuno può scegliere quello che più piace. Formato da due estremità preziose unite insieme da una barra curva che si inserisce nel foro, il piercing all’ombelico è caratterizzato da due punti luce.
Il più piccolo, quello che sta in cima, è più semplice e spesso forma tondo. Invece, ci si sbizzarrisce in merito al design della parte inferiore, quella più grande che si trova proprio all’interno dell’ombelico. Può essere semplice con una pallina, un cristallo, uno zircone oppure un pendente che rende la zona del ventre ancora più protagonista. Tra le forme più più disparate, spiccano il cuore, il fiore, il sole e la luna.
In certi casi, il piercing si chiude sul davanti formando un cerchietto, spesso decorato con lavorazioni particolari o cristalli.
Come è fatto il Navel
Quando si parla di Navel, di solito, il piercer pratica un foro verticale, bucando la parte superiore dell’ombelico. Invece, per quanto riguarda il gioiello in sé, i materiali più usati sono l’acciaio, l’oro giallo e l’oro bianco, tutti privi di nichel, il quale può dare problemi di allergia in alcuni soggetti.
Quanto ci mette a guarire il piercing all’ombelico
Il Navel ha un tempo di guarigione completo che si aggira tra i 6 e i 12 mesi. La tempistica può cambiare da una persona all’altra. Tuttavia, già dopo 20 – 30 giorni la ferita del foro si rimargina e si può sostituire il gioiello iniziale con uno più bello e personale, magari in oro bianco con zirconi.
Subito dopo aver praticato il foro, è facile che la zona si gonfi e provochi un po’ di fastidio, addirittura dolore. Si consiglia di applicare un impacco con della semplice acqua sterile e i prodotti consigliati dal piercer.
Come prendersi cura del Navel
Il piercing all’ombelico andrebbe trattato con la massima cura tanto all’inizio quando nel corso del tempo, onde evitare infezioni. Non bisogna toccarlo in continuazione, soprattutto con le mani sporche. In particolare nei primi tempi, due volte al giorno, mattino e sera, sarebbe bene pulirlo con i prodotti indicati dal piercer.
Anche il gioiello va pulito, di tanto in tanto, immergendolo in una soluzione sterile senza timore che si rovini poiché realizzato proprio per resistere. Si rimuove svitando la pallina superiore in senso antiorario per poi far scorrere la parte inferiore con delicatezza attraverso il foro.