“Piccolo miracolo”. Giubileo partito da Piazza Pia, l’Anno Santo ufficialmente al via la vigilia di Natale
- Postato il 24 dicembre 2024
- Cronaca
- Di Blitz
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Giubileo, partenza col botto: avvio di fatto lunedì da Porta Pia con l’inaugurazione dell’area che collega Castel Sant’Angelo a via della Conciliazione, opera simbolo dell’evento epocale. Avvio ufficiale martedì, vigilia di Natale, con l’apertura della Porta della basilica di San Pietro, le celebrazioni della Natività e giovedì l’apertura nel carcere di Rebibbia.
Anno Santo ufficialmente al via la vigilia di Natale
Papa Francesco, dopo aver presieduto in Mondovisione la Messa della notte di Natale, diffonderà giovedì il Messaggio Urbi et Orbi (“a Roma e al mondo”). Roma più che mai “caput mundi” (“capitale del mondo”), crocevia di molteplici attività.
L’Anno Santo (24 dicembre 2024 – 6 gennaio 2026) è indubbiamente un evento di portata mondiale, con oltre 32 milioni di arrivi da tutto il pianeta e con una ricaduta complessiva stimata in 16,7 miliardi di euro, come ha calcolato Isnart-Unioncamere, l’Istituto Nazionale Ricerche Turistiche. Ingenti le misure di sicurezza, mobilitati centinaia di agenti. Detto ciò, ci sono già i primi segnali emblematici di questo Giubileo che apre la porta alla speranza. Vediamoli.
Il “piccolo miracolo” di Natale
Lo ha chiamato così Giorgia Meloni. Definizione condivisa dai più. Chiaro il riferimento a ciò che si è visto lunedì a piazza Pia: un governo di centrodestra insieme alla giunta comunale di sinistra; felici e sorridenti di inaugurare, fianco a fianco, le prime opere realizzate per il Giubileo.
C’erano tutti, in testa il quartetto che non ti aspetti: Meloni, Salvini, Gualtieri, Rocca. Mai vista la Politica tanto unita. E tutto ha funzionato. Palazzo Chigi, Regione, Campidoglio, Soprintendenze, grandi imprese hanno saputo fare squadra; e anche la burocrazia ha collaborato. Se questo non è un miracolo, poco ci manca. Vien da dire: peccato che il Giubileo si faccia ogni 25 anni.
Salvati 37 condannati a morte
Secondo miracolo, a parere di molti (quorum ego): Biden ha accolto l’appello del Papa ed ha commutato 37 condanne a morte in ergastolo. Il presidente uscente degli Stati Uniti, chiamato al telefono dal Pontefice, ha prontamente esaudito la preghiera di Bergoglio salvando uomini e donne rinchiusi nel braccio della morte.
Di più: come si legge in una nota della Casa Bianca, “Biden crede che l’America debba fermare l’uso della pena di morte a livello federale. Fatta eccezione per i casi di terrorismo e di omicidio di massa motivato dall’odio”. Papa Francesco aveva mandato a Biden un primo appello nell’Angelus dell’Immacolata (8 dicembre). Il 10 gennaio Joe Biden sarà a Roma.
Aspettando il Trionfo della Pace
Non solo per la “martoriata Ucraina” o per Gaza (“Non è guerra, è crudeltà”), ma anche per le (troppe) guerre dimenticate come in Congo (corsa al cobalto) o in Sudan, dove ci si ammazza per il controllo dei giacimenti d’oro. Ha detto Papa Francesco: “A Natale tacciano le armi su scuole, chiese ed ospedali. E risuonino i canti natalizi”. Ma Putin e Netanyahu continuano a fare i sordi.
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