Picchia brutalmente la moglie con calci e pugni: arrestato 34enne a Catania. La videosorveglianza riprende l’aggressione

  • Postato il 24 ottobre 2025
  • Cronaca
  • Di Il Fatto Quotidiano
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L’ha strattonata per i capelli, poi l’ha picchiata brutalmente. Calci, pugni, schiaffi. Anche mentre era riversa a terra. Per questo un uomo di 34 anni, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato a Catania con l’accusa di lesioni aggravate nei confronti della moglie, 31enne.

Il fatto è avvenuto nella mattina di martedì 21 ottobre, ma oggi sono state diffuse le immagini di videosorveglianza del negozio della coppia dove è avvenuta l’aggressione. Dall’analisi delle immagini, i poliziotti hanno notato come il marito della vittima, dopo un breve litigio verbale, l’avesse strattonata e tirata per i capelli, per poi picchiarla brutalmente. Nonostante fosse a conoscenza dei problemi di salute della moglie, da poco operata e affetta da una patologia cronica, l’uomo l’ha colpita con calci, pugni e schiaffi, scaraventandola a terra.

A chiamare i soccorsi è stata la stessa 31enne: la donna, non appena il marito si è allontanato, ha chiamato la Polizia ma la telefonata si è interrotta perché l’uomo è tornato nella stanza, prendendo la cornetta. L’aggressore si è presentato e ha invitato gli agenti ad arrestarlo: “Sugnu u marito, mi putiti venire ad attaccari”. Poi l’uomo ha chiuso la porta del negozio dall’esterno, impedendo i soccorsi. La 31enne, però, con il volto tumefatto e una perdita di sangue alla testa, è riuscita ad arrivare fino all’uscio, aprendo ai soccorritori, prima di accasciarsi nuovamente a terra. Trasportata d’urgenza in ospedale, la donna ne è uscita con una prognosi ancora da sciogliere e la prescrizione di 45 giorni di riposo assoluto: i medici le hanno diagnosticato la frattura delle ossa nasali e un grave trauma cranico.

In un primo momento la 31enne ha riferito agli operatori di essere caduta, poi grazie a una poliziotta è riuscita a raccontare quanto accaduto: le immagini delle telecamere di videosorveglianza hanno confermato l’aggressione.

I poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno avviato le indagini in modo da individuare in brevissimo tempo il luogo dove il 34enne si era nascosto. I poliziotti hanno raggiunto l’abitazione della madre dell’uomo, trovandolo sdraiato a letto

Dalle testimonianze raccolte tra i parenti della vittima e dell’aggressore, è emerso che i due avrebbero litigato spesso e che il 34enne, in altre occasioni, si sarebbe reso protagonista di aggressioni fisiche verso la moglie, la quale avrebbe minimizzato. La donna, probabilmente per paura di ritorsioni, non aveva mai denunciato.

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