Piano di pace per l’Ucraina, i media russi: “Gli americani hanno fatto emergere lo scandalo corruzione per fare pressione su Kiev”
- Postato il 21 novembre 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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L’ultima nuova dal Cremlino la diffonde l’agenzia statale russa Ria Novosti: Mosca non è stata ancora informata della disponibilità dell’Ucraina a negoziare “il piano”. Anche perché a Kiev e Bruxelles non hanno forse ancora del tutto compreso chiaramente e fino in fondo i termini di questa iniziativa “segreta” in 28 punti a cui stanno lavorando russi e statunitensi dietro le quinte; in ogni caso “funzionari ucraini ed europei si sono sentiti colti di sorpresa quando l’esistenza del piano di Witkoff è diventata pubblica, un dolore particolarmente acuto perché sentivano che Trump aveva finalmente iniziato a rendersi conto della mancanza di sincerità di Putin nel raggiungere un accordo” ha scritto Politico. Tutto sarebbe iniziato il mese scorso quando l’inviato di Trump, Steve Witkoff, ha incontrato e interloquito con l’omologo russo Kirill Dmitriev, a Miami.
“Il denaro che i Paesi europei hanno inviato all’Ucraina, sottraendolo al proprio popolo, è stato sottratto dal regime di Kiev. Questo è ormai evidente a tutti”: ha infierito così di recente, contro una Kiev già in crisi politica e non solo militare, il presidente della Duma di Stato, Vyacheslav Volodin. Nemmeno gli organi di stampa russi si sono addentrati su dettagli dell’accordo che al momento non sono pubblici, ma si sono già espressi sulla tempistica con cui è giunta la proposta di pace repubblicana. Kiev sta affrontando proprio in questi giorni il suo più grande scandalo di corruzione dall’inizio del conflitto per i cento milioni sottratti ai fondi destinati al settore energetico, finiti invece nelle tasche – e nelle toilette d’oro – di uomini vicini al presidente Zelensky, mentre il Paese era in black out per gli attacchi russi.
L’indagine della Nabu, il bureau nazionale anti-corruzione, e Sapo, la Procura anti-corruzione, sta travolgendo come una palla da bowling, lanciata ad alta velocità, molti altissimi funzionari ucraini del governo, la cui reputazione sta andando giù come un birillo: sarebbe proprio questa la leva di pressione per accettare l’accordo che gli americani hanno fretta di chiudere, secondo Olga Skabeeva. La famosa conduttrice russa del talk show “60 Minuti”, sempre sintonizzata alle antenne del Cremlino, ha suggerito che potrebbe trattarsi non di una semplice coincidenza che il piano segreto Usa e lo scandalo ucraino siano emersi nello stesso momento. L’analisi è la stessa del quotidiano Nezavisimaya Gazeta: scandali e inchieste sono “un modo per Washington di fare pressione sull’Ucraina, allo scopo di costringere Kiev ad accettare gli accordi di pace pianificati dai presidenti russo e statunitense”.
L’inchiesta in corso a Kiev “è il più grande scandalo dell’intero periodo di governo dell’illegittimo presidente Zelensky, il cui potere dipende dalle forniture di armi occidentali e dalla mobilitazione forzata di uomini ucraini al fronte contro la Russia” si legge in un articolo del quotidiano Moskovsky Komsomolets. Altri media russi attendano che cada la testa del più potente dei collaboratori di Zelensky, Andrii Yermak, che è a capo della sua amministrazione (ma attualmente non è stato raggiunto da accuse formali): se lo allontana, il presidente ammette la sconfitta; se non lo fa, vuol dire che “sta dichiarando pubblicamente di essere pronto a condividere la responsabilità” con lui.
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