Piaggio Aero, il 27 febbraio tavolo al ministero. Pastorino (Pd): “Chiedo garanzie per Sestri Ponente”

  • Postato il 19 febbraio 2025
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piaggio aero a savona

Roma. ”La cessione di Piaggio Aerospace al gruppo turco Baykar rappresenta un risultato straordinario per il futuro dell’industria aerospaziale italiana. È la migliore soluzione possibile in termini di sviluppo industriale, tutela dell’occupazione e proiezione strategica dell’azienda”. Così il ministro per le Imprese Adolfo Urso nel corso del question time che si svolge alla Camera, rispondendo all’interrogazione del deputato ligure del Pd Luca Pastorino.

”Baykar è un’azienda leader a livello globale nello sviluppo di tecnologie aerospaziali avanzate che ha dimostrato di avere una visione industriale chiara e ambiziosa per il futuro di Piaggio”, prosegue Urso. Il piano industriale ”prevede investimenti mirati per consolidare e potenziare la produzione del P180, rafforzare la divisione motoristica con nuove linee di manutenzione e produzione di motori aeronautici e trasformare Villanova d’Albenga in un centro di eccellenza per lo sviluppo e la produzione di sistemi aerei senza pilota. Ne sono pienamente consapevoli i dipendenti che con la loro dedizione e professionalità hanno tutelato l’azienda in questi dieci anni di crisi e che ho incontrato in fabbrica lo scorso 14 febbraio, pochi giorni fa, quando ho visitato lo stabilimento insieme ai vertici di Baykar e i rappresentanti degli enti locali. In quell’occasione è stata garantita anche la piena tutela dei lavoratori e la prosecuzione di tutte le attività produttive. Ne renderò conto al prossimo tavolo già fissato per il 27 febbraio al ministero”.

“Speriamo dunque che in quella sede il piano venga presentato in tutti i suoi profili, a partire dal futuro dei siti liguri dell’azienda. Se infatti sembra chiaro che la nuova proprietà turca garantirà il futuro dell’azienda e dello stabilimento di Villanova d’Albenga, chiedo che anche per il sito genovese vengano espresse parole altrettanto chiare per il suo mantenimento funzionale e funzionante – replica Pastorino -. Bene che il ministro abbia confermato, come richiesto, l’interlocuzione con Leonardo. Pur nella soddisfazione per quanto appreso, è necessario conoscere che tipo di accordo verrà sviluppato e con quali caratteristiche. Su questo vigilerò nel corso della mia attività parlamentare”.

Urso ha sottolineato che sono già state avviate “le procedure per l’esercizio della golden power, come nel pieno rispetto della normativa sulla sicurezza nazionale”. L’investimento in Piaggio ”sarà il punto di partenza per ulteriori e più importanti accordi industriali, e tecnologici con Leonardo, che porteranno benefici concreti all’intero settore aerospaziale italiano e agli stabilimenti produttivi nel nostro Paese, a cominciare da quello di Ronchi, dei legionari in Friuli, che ricoprirà un ruolo importante. Ancora una volta abbiamo trasformato una crisi, che durava da dieci anni, in una grande opportunità di crescita industriale per il nostro Paese”.

“Le parole del ministro Urso nel question time, la sua visita a Istanbul agli stabilimenti turchi di Baykar, le prospettive di collaborazione con Leonardo per ulteriori e più importanti accordi industriali e tecnologici, dimostrano quanto sia strategica l’operazione che ha portato all’acquisizione di Piaggio Aerospace da parte del gruppo Baykar. Un risultato frutto della strategia chiara e concreta adottata in generale dal governo in politica industriale, ben delineata nel Libro Verde elaborato dal Mimt – commenta Ilaria Cavo, deputata ligure di Noi Moderati e vicepresidente della commissione Attività produttive della Camera -. Dopo anni di crisi, per Piaggio Aerospace è arrivato un acquirente importante, che ha presentato un piano industriale ambizioso, con garanzie sull’attività di tutti i siti produttivi e sul mantenimento dei livelli occupazionali. più in generale sono importanti anche i numeri che il ministro ha fornito a proposito della consultazione pubblica avviata per arricchire il Libro Verde, che ha visto la partecipazione di ben 500 stakeholder, e le proposte per rivedere il green deal. Condividiamo la necessità di affrontare la transizione ecologica senza che diventi una transazione ideologica, vogliamo cioè – ha concluso – anche nei dossier da affrontare in Europa una transizione socialmente ed economicamente sostenibile”.
Autore
Genova24

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