Petrolio, l'Opec+ verso il mantenimento dei livelli di produzione

  • Postato il 1 dicembre 2025
  • Economia
  • Di Agi.it
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Petrolio, l'Opec+ verso il mantenimento dei livelli di produzione

AGI - L'Opec+ dovrebbe mantenere invariati i livelli di produzione di petrolio nella riunione di oggi. Lo affermano a Reuters quattro fonti dell'organizzazione mentre il gruppo rallenta la spinta a riconquistare quote di mercato a causa dei timori di un'imminente sovrabbondanza di offerta. La riunione dell'Opec+ - che produce metà del petrolio mondiale - avviene durante il nuovo tentativo degli Stati Uniti di mediare un accordo di pace tra Russia e Ucraina, che potrebbe aumentare l'offerta di petrolio se le sanzioni contro la Russia venissero allentate. Se l'accordo di pace fallisse, la Russia potrebbe vedere la sua fornitura ulteriormente ridotta dalle sanzioni. L'Opec+ raggruppa l'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEC) e gli alleati guidati dalla Russia. Il Brent ha chiuso venerdì a circa 63 dollari al barile, in calo del 15% quest'anno. L'Opec+ ha sospeso gli aumenti della produzione di petrolio per il primo trimestre del 2026, dopo aver immesso sul mercato circa 2,9 milioni di barili al giorno da aprile 2025.

Il gruppo ha ancora in atto circa 3,24 milioni di barili al giorno di tagli alla produzione, che rappresentano circa il 3% della domanda globale, ed è improbabile che la riunione di oggi modifichi tali tagli, secondo quanto riferito da alcune fonti questa settimana.

Dibattito sulla capacità produttiva e le quote

Il gruppo si concentrerà invece sul dibattito su come valutare la capacità produttiva massima dei membri da utilizzare per stabilire le quote di produzione dal 2027 in poi, secondo quanto riferito da alcune fonti. L'Opec+ discute la questione da anni e si è rivelato difficile perché alcuni membri, come gli Emirati Arabi Uniti, hanno aumentato la capacità e desiderano quote più elevate. Altri membri, come i paesi africani, hanno registrato un calo della capacità produttiva, ma si oppongono ai tagli delle quote. L'Angola ha abbandonato il gruppo nel 2024 a causa di un disaccordo sulle quote di produzione.

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Autore
Agi.it

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