"Pericolosa deriva". Nordio finisce di parlare in Aula e le toghe rosse si scatenano: il segnale inquietante

  • Postato il 5 febbraio 2025
  • Di Libero Quotidiano
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"Pericolosa deriva". Nordio finisce di parlare in Aula e le toghe rosse si scatenano: il segnale inquietante

È il giorno dell'informativa alla Camera per Carlo Nordio e Matteo Piantedosi. Il ministro della Giustizia e quello dell'Interno hanno dato la loro versione dopo le accuse arrivate dalle opposizioni sul caso Almasri. Eppure, a scatenarsi dopo le loro parole, non sono stati solo i parlamentari di Pd e Cinque Stelle ma anche le toghe rosse. 

Tutto vero. "Il ministro Nordio ha utilizzato questa occasione per attaccare ancora una volta l'indipendenza della giurisdizione, e non più 'solo' la magistratura italiana, ma tutte le autorità giurisdizionali, anche internazionali e sovranazionali - tuona Magistratura Democratica attraverso una nota -. Il messaggio è chiaro: nessuna autorità giudiziaria, nazionale o sovranazionale, potrà emettere atti sgraditi alla maggioranza politica di turno, e se ciò avverrà l'atto giudiziario sgradito sarà in qualche modo vanificato nei suoi effetti e l'autorità giudiziaria che lo ha emesso verrà additata all'opinione pubblica come nemica della nazione". Ancora una volta le toghe rosse parlano di "una pericolosa deriva, rispetto alla quale tutta la comunità giuridica, tutti coloro che hanno a cuore la democrazia liberale, dovrebbero prendere posizione". 

 

 

E pensare che il Guardasigilli si è limitato a dirsi "un po' deluso dall'atteggiamento di una certa parte della magistratura. Parte di questa si è permessa di sindacare l'operato del ministro senza aver letto le carte. Cosa che può anche essere perdonata ai politici, ma non può essere perdonata a chi per mestiere per prudenza le carte le dovrebbe leggere". E ancora: "Mentre il ministero procedeva all'analisi di questo mandato, in lingua inglese, con svariate parti in lingua araba, la Corte d'appello di Roma ordinava la scarcerazione aderendo all'istanza difensiva di cui il ministero non doveva avere conoscenza nel rispetto delle prerogative di difese e d'indipendenza della magistratura".

 

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Libero Quotidiano

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