Perchè Sinner non è amato da tutti ma resta il più grande di sempre

  • Postato il 9 settembre 2025
  • Di Panorama
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C’è una parte, per fortuna non troppo consistente, di italiani che aspetta una sconfitta di Jannik Sinner per scatenare la sua frustrazione sulla testiera del pc ed invadere i social di post contro il tennista altoatesino. E’ un fenomeno tipico del nostro paese, una sorta di provincialismo allargato da Bolzano a Palermo. Troppo bravo, troppo ricco, troppo tutto. Trovargli un difetto è difficile, sparare a zero dando sentenze su chi è il miglior tennista al mondo molto più facile magari senza avere le conoscenze per farlo. Ma chissenefrega, nei social è tutto permesso, lì l’ignoranza e l’idiozia sono doti da mostrare quando invece bisognerebbe vergognarsene.

Lui e Alcaraz, poi il nulla

La realtà è che Jannik Sinner e Carlos Alcaraz sono due campioni assoluti e in questo momento il tennis mondiale è nelle loro mani. La loro supremazia sul resto dei tennisti di tutto il mondo è assoluta. Ognuno può scegliere il campione che preferisce l’importante è non dire stupidaggini ma accade spesso quando c’è di mezzo Jannik. Uno che a 24 anni ha già vinto quattro tornei dello Slam ed è stato per 65 settimane il numero uno al mondo ha già scritto la storia dello sport italiano. Ed è già da considerare il migliore italiano di tutti tempi nel suo sport. Nessuno si è mai avvicinato ai suoi livelli e anche se con nostalgia ricordiamo i tempi di Pietrangeli e Panatta, il palmares di Jannik è già abbondantemente superiore a quello di Nicola e Adriano. Basterebbe solo la vittoria di Wimbledon per fare la differenza, prima di Sinner nessun italiano aveva vinto sull’erba del torneo più famoso del mondo e solo Matteo Berrettini era riuscito a conquistare la finale. Sinner è l’unico italiano ad aver vinto tre tornei dello Slam (Australia, Wimbledon, Us Open). Gli manca soltanto Parigi dove Pietrangeli trionfò nel 1959 e nel 1960 e Panatta nel 1976.

Ma chi è il più forte?

L’altro argomento che viene tirato in ballo da chi non ama Sinner è sul primato mondiale del tennis. Anche in questo caso è una questione vuota di contenuti: nel duello tra due grandi campioni come Sinner e Alcaraz è normale che non ci sia uno che prevalga sempre. Come gli amanti del tennis sanno bene ai tempi di Federer, Nadal e Djokovic era quasi impossibile pronosticare il vincitore di un torneo dello Slam. La stessa cosa vale oggi: Sinner e Alcaraz o Alcaraz e Sinner, se preferite, si studiano e in ogni partita tirano fuori qualcosa di nuovo per mettere in difficoltà l’avversario. E’ una corsa continua per migliorarsi. E’ quello che fanno i grandi campioni: c’è sempre qualcosa di meglio da fare. Ma per il resto mettetevi il cuore in pace: Jannik Sinner è un fenomeno del tennis come e quanto Carlos Alcaraz. Lo sport vive di alti e bassi, l’ignoranza di chi ha pregiudizi invece non ha limiti. Chi ama il tennis si gode Sinner, chi non ama Sinner può anche dedicarsi ad altro. Il paradosso è che Jannik è amato in tutto il mondo e criticato solo in Italia e uno dei suoi più grandi estimatori è il suo avversario numero uno, cioè Alcaraz. La realtà forse è che quei due volano troppo alto rispetto alla miseria di certi leoni da tastiera.

Autore
Panorama

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