Perché nella Cina imperiale era vietato il giallo?

  • Postato il 14 agosto 2025
  • Di Focus.it
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Nella Cina imperiale, il giallo, soprattutto nella variante brillante, era il colore riservato esclusivamente all'imperatore e alla sua famiglia in quanto simbolo del potere assoluto e di un legame con il Cielo.. Giallo come il sole. Durante la dinastia Qing (1616-1912), il suo uso divenne rigidissimo e solo il sovrano poteva indossare il "vestito del drago", realizzato in seta gialla e ornato con draghi.. vietatissimo. Anche gli edifici dovevano rispettare il divieto: le tegole gialle erano riservate ai palazzi reali, come quelli della Città Proibita, a Pechino. Persino la carta gialla era interdetta ai comuni mortali, mentre gli editti imperiali venivano scritti su stoffe di seta di questo colore.. Qualche eccezione. Malgrado il divieto, l'imperatore poteva concedere a pochi eletti una magua gialla, ossia una giacca da cavallerizzo simbolo di grande onore, mentre i sacerdoti taoisti dovevano chiedere permessi speciali per usare quel colore nei rituali. Solo con il declino dell'impero Qing, a cavallo tra il XIX e il XX secolo, il giallo si diffuse anche tra il popolo..
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Focus.it

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