Perché il ritrovamento di questo pesce fa paura?

  • Postato il 3 dicembre 2024
  • Di Focus.it
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Le coste della California continuano a sorprendere: un esemplare di pesce remo, noto anche come "re di aringhe", è stato trovato sulla spiaggia di Grandview Beach, Encinitas, nel nord della California (USA). La scoperta, fatta dalla dottoranda Alison Laferriere della Scripps Institution of Oceanography e avvenuta pochi mesi dopo un ritrovamento analogo, è in realtà un evento molto raro, registrato appena 21 volte in California dal 1901: il pesce remo è infatti un pesce abissale che abita le profondità marine, solitamente viene avvistato tra i 200 e i 1.000 metri di profondità. Questo esemplare è lungo circa 3 metri, ma il pesce remo può arrivare a toccare persino i 16 metri.. Cosa c'è di inquietante nell'avvistamento di un pesce remo? Il manager della collezione di vertebrati marini di Scripps Institution of Oceanography, Ben Frable, ha coordinato il recupero dell'esemplare, che è stato trasportato al NOAA Southwest Fisheries Science Center. Campioni prelevati saranno usati per indagare biologia, anatomia e genomica del pesce remo, che sarà conservato nella collezione di vertebrati marini della Scripps. Questi ritrovamenti sono oltre che rarissimi, anche inquietanti, almeno secondo alcuni: nella cultura giapponese, infatti, il pesce remo è considerato tradizionalmente un presagio di terremoti.. Avvistamenti di pesci remo avrebbero preceduto nel 2011 il disastro di Fukushima Proprio così. In Giappone, il pesce remo è noto come "ryugu no tsukai", il "messaggero del palazzo del dio del mare". Secondo la tradizione, sarebbe inviato dal dio Ryūjin per avvertire di imminenti disastri naturali, come terremoti e tsunami. Questa credenza, risalente al XVII secolo, si è rafforzata nel 2011, quando diversi avvistamenti precedettero il terremoto di Tohoku e il disastro di Fukushima.. E se invece gli avvistamenti fossero (davvero) collegati con cambiamenti oceanografici? Non c'è alcuna prova scientifica che collega questi avvistamenti a eventi sismici: al contrario, invece, gli esperti ipotizzano che gli avvistamenti possano avere a che fare con i cambiamenti oceanografici. «Molti ricercatori suggeriscono che questi fenomeni siano influenzati da cicli come El Niño o La Niña», ha spiegato Frable. Il recente ritrovamento, inoltre, coincide con una "marea rossa" (un fenomeno naturale causato da una crescita anomala di microalghe che possono risultare dannose per la vita marina) e con la presenza dei cosiddetti "venti di Santa Ana" (venti secchi, caldi e intensi che favoriscono la formazione di correnti superficiali anomale e il conseguente spiaggiamento di pesci come il pesce remo), e altri fattori ancora potrebbero contribuire. .
Autore
Focus.it

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